lunedì 8 settembre 2014 - Riccardo Noury - Amnesty International

Ucraina, crimini di guerra da ambo le parti. Dal satellite le prove della presenza russa

 
Bombardamenti indiscriminati, rapimenti, torture e uccisioni. Le forze regolari e le milizie ucraine e le forze separatiste sono responsabili di crimini di guerra e la Russia alimenta i crimini dei separatisti, come rivelano le immagini satellitari diffuse ieri da Amnesty International, che mostrano la presenza di armamenti e artiglieria russi nell’Ucraina orientale.

A inchiodare alle sue responsabilità il governo di Kiev sono le numerose testimonianze oculari raccolte da Amnesty International sul terreno. Persone in fuga da Alechevsk, Donetsk, Kramatorsk, Krasny Luch, Lisichansk, Lugansk, Rubezhnoe, Pervomaisk e Slovyansk hanno riferito che le forze governative ucraine hanno bombardato pesantemente le zone in cui abitavano e si sono rese responsabili di attacchi indiscriminati che potrebbero costituire crimini di guerra.

Amnesty International ha ricevuto notizie credibili di rapimenti e pestaggi eseguiti da battaglioni di volontari che operano accanto alle forze regolari governative.

Ad esempio, il 23 agosto ad Oleksandrivka, nella regione di Luhansk, un addetto alla sicurezza è stato portato via da decine di uomini armati arrivati a bordo di veicoli con la bandiera ucraina, almeno uno dei quali con le insegne del Battaglione Aidar (una milizia che agisce nella zona). I testimoni hanno ascoltato i rapitori accusare l’uomo di collaborare coi separatisti. Questi lo hanno picchiato col calcio dei fucili e portato via. Solo il 27 agosto i familiari hanno appreso che l’uomo era detenuto in un’altra città, negli uffici locali dei servizi di sicurezza.

Amnesty International ha chiesto alle autorità ucraine di aprire un’indagine approfondita sulle denunce di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e di portare davanti alla giustizia i responsabili dei crimini di guerra. Ufficiali dell’esercito e leader civili potrebbero a loro volta essere processati per crimini di guerra per via della loro posizione di comando, qualora avessero saputo di tali crimini o avrebbero dovuto esserne a conoscenza e avessero omesso di agire per evitarli o per punirne i responsabili.

A loro volta, i separatisti hanno commesso rapimenti, torture e uccisioni di civili.

Abitanti di Slovyansk hanno riferito ad Amnesty International la vicenda del pastore di una chiesa locale, di due dei suoi figli e di due persone che assistevano alla messa, rapiti dai separatisti che hanno chiesto un riscatto equivalente a 50.000 dollari. La comunità locale è riuscita a raccogliere la somma richiesta ma nel frattempo i cinque ostaggi erano stati uccisi.

Ad alimentare i crimini commessi dai gruppi separatisti è la Russia.

Sebbene il Cremlino abbia ripetutamente negato qualsiasi coinvolgimento nei combattimenti in Ucraina, le immagini satellitari e le testimonianze raccolte da Amnesty International forniscono prove convincenti che gli scontri si sono trasformati in quello che l’organizzazione per i diritti umani definisce un conflitto armato internazionale.

Le immagini riprese tra il 13 e il 29 agosto mostrano pezzi d’artiglieria in un campo poco dentro il confine ucraino, compresi quelli che paiono obici D-30 da 122 millimetri in posizione da sparo puntati verso ovest. Due delle postazioni hanno un veicolo di sostegno e strutture che sembrano dei bunker. Il 29 agosto, le immagini mostrano sei autoblindo anfibi (probabilmente dei Brdm-2).

Simili postazioni di artiglieria si vedono in un campo a nord-est del primo, sempre in territorio ucraino. Il 26 agosto, le immagini mostrano sei obici semoventi (probabilmente 2S19 Msta-S da 152 millimetri) in posizione da sparo puntati verso le postazioni dell’esercito ucraino a sud-ovest.

Infine, tra il 26 e il 29 agosto, l’artiglieria è stata spostata verso ovest, sempre in territorio ucraino. Il 29 agosto le immagini mostrano quelli che paiono numerosi veicoli militari, lungo una fila di alberi e in un campo circostante.

Il segretario generale di Amnesty International, Salil Shetty, è oggi a Kiev. Da domani a giovedì sarà a Mosca. Ai governi dell’Ucraina e della Russia, chiederà di adoperarsi perché si indaghi sulle gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e siano protette le popolazioni civili dell’Ucraina orientale.

 


5 réactions


  • (---.---.---.103) 8 settembre 2014 16:36

    Ma chi è quel deficiente? Sono le stesse immagini diffuse dal dipartimento di stato americano e poi smentite dal segretario generale della Nato.


  • (---.---.---.111) 8 settembre 2014 18:43

    Se non sbaglio Amnesty International fu fondata per consentire la liberazione dei criminali nazisti dopo la WarII. E un nesso c’ e’ ancora evidentemente perche’ questo signore definisce "volontari", " una milizia che agisce nella zona" quelle che invece sono per riconoscimento universale le bande di nazisti vecchi e nuovi. Signore, lei fa propaganda.


    • (---.---.---.141) 8 settembre 2014 19:36

      Signore, lei si sbaglia profondamente. Amnesty International fu fondata per consentire la liberazione dei prigionieri di coscienza, i primi dei quali due studenti portoghesi arrestati per aver brindato alla libertà sotto il regime fascista di Salazar in Portogallo. I battaglioni volontari (e l’aggettivo "volontario" è un peggiorativo evidente, nel senso che non sono neanche "obbligati" da una catena di comando) sono responsabili di crimini di guerra, in particolare il Battaglione Aidar, che degli oltre 30 attivi nell’Ucraina orientale è quello che compie le peggiori efferatezze. Legga qui le testimonianze raccolte dai nostri ricercatori: 


  • (---.---.---.129) 9 settembre 2014 12:34

    pure qua imperversano i fan di putin.


  • (---.---.---.100) 15 settembre 2014 00:27

    Basta con la Propaganda!!


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