lunedì 27 febbraio 2023 - Enrico Campofreda

Migranti, una morte voluta

Tragedia immane” “Profondo dolore” sentenziano i farisei del nostro governo per i cinquantanove cadaveri sbattuti dalle onde e strappati a una vita disperata, perché prendere il mare d’inverno in giornate di tempesta significa essere uomini, donne, bambini senza speranze. 

Il mare davanti alla costa di Crotone veniva quotato forza 7, che il libro dei naviganti definisce mare grosso con onde immense di sei-sette-otto metri. Erano salpati dalla turca Smirne, sembra in centocinquanta, sull’ennesimo barcone della tratta, uno dei tanti, troppi che continuano a partire lungo le rotte mediterranee dell’ottimismo forzato, visto che non c’è altro modo per sfuggire alla galera di quel destino sospeso che è il soggiorno nei campi profughi. Profughi e rifugiati l’Europa democratica non ne vuole. Da anni si fa fare le veci dalla politica turca che le chiede il conto e da quella tribale libica che il conto lo fa pagare ai disgraziati finiti nelle loro grinfie. E’ da quest’angoscia che fugge chi va nell’inferno marino anche d’inverno, non può fare altro. E noi non possiamo capire poiché non conosciamo quello sconforto.

I pochi che li vanno a salvare, che almeno ci provano, vedono con gli occhi, toccano con le mani tanta miseria legata stretta al desiderio di sopravvivere. In qualsiasi posto oltre il mare. In qualsiasi luogo fuori dal filo spinato dei lager del Terzo Millennio. Stamane sulla spiaggia di Cutro si potevano raccogliere rottami legnosi, incrociati, sfibrati simili a rami e fronde, e poi cadaveri, tanti cadaveri galleggianti. Pakistani, siriani, afghani… “Si sarebbero potuti salvare” denuncia un poliziotto in pensione che simili tragedie ha già visto, aiutando qualche naufrago della tratta. Stavolta no, perché non hanno voluto, accusa lui. Perché la voglia di morte, non quella scritta dal fato, ma di chi può offrire sponda o levarla, ha deciso così. La conta dei migranti morti prosegue, sui banchi di Bruxelles le lacrime riunite dei coccodrilli d’Europa. 

Enrico Campofreda



3 réactions


  • Libero Gentili Libero Gentili (---.---.---.48) 1 marzo 2023 19:14

    Quando si sta a casa, nella comodità delle proprie risorse, tutto il resto è SPETTACOLO!


  • paolo (---.---.---.57) 2 marzo 2023 14:52

    Forse, ma ne dubito fortemente, un giorno sapremo chi ha ordinato alla Capitaneria di porto di non andare in soccorso. Io un sospetto ce l’avrei, ma ovviamente me lo tengo per me. 


  • Enzo Salvà Enzo Salvà (---.---.---.72) 10 marzo 2023 10:46

    Intanto i morti sono diventati 72 ed il mare non era forza 7 ma 4. L’unità del Ministero dell’interno che gestisce le migrazioni in sostituzione del Ministero dei Trasporti nella catena di comando della Guardia Costiera, invia la GdF con funzioni di polizia. Salvini ed il suo fedelissimo Piantedosi Ministri di riferimento, si dilettano in giochi di parole ed argomenti fuorvianti. Persino il/la Presidente del Consiglio, provocatoriamente, chiede se qualcuno vorrebbe fare intendere che il Governo ha girato la faccia.

    Come paolo io un’idea ce l’avrei. Ci sono in corso palleggiamenti e ritardi che mi fanno ricordare le vicende della nave Diciotti. Nulla di drammatico, in quel caso, ma certamente la volontà di mettere i bastoni tra le ruote della Guardia Costiera.

    Sui farisei nostrani e/o europei mi astengo.

    Un Saluto,

    Es.


Lasciare un commento