venerdì 15 febbraio 2013 - Cesarezac

Il comunismo, i misteri del Vaticano e le clamorose dimissioni

La Città del Vaticano, sede del Papa cattolico, è un’enclave incastonata in una nazione, l’Italia, squassata profondamente da decenni di lotta civile tra una sinistra orfana del comunismo staliniano e il resto del Paese che gli si oppone.

Nel lontano 1993, quando la sinistra comunista saldamente insediata nei gangli vitali del Paese, dopo che con la sanguinosa stagione degli anni di piombo non era ancora riuscita a prendere il potere, padrona della quasi totalità dei mezzi d’informazione minacciava di prevalere, un imprenditore di successo, il dottor Silvio Berlusconi decise di scendere in campo per mobilitare il Paese contro la minaccia incombente. In sostanza Silvio Berlusconi replicò l’iniziativa di De Gasperi nel dopo guerra di organizzare una barriera di sicurezza contro la minaccia comunista.

In Italia abbiamo avuto il partito comunista più potente dell’Europa libera, e questa peculiarità è stata causa di mezzo secolo di guerra civile, del terrorismo, degli anni di piombo e del declino demografico ed economico del nostro Paese. È la stessa situazione pur con qualche differenza, della lotta intestina che sta dilaniando la Chiesa Cattolica. La fronda cattocomunista. Il tentato assassinio di Papa Wojtyla, la morte misteriosa di Papa Luciani, oggi il maggiordomo spia di Papa Ratzinger e poco dopo le clamorose dimissioni. Fumus criminis? Ricatto? Adesso il Papa tedesco rimarrà recluso in Vaticano?



10 réactions


  • (---.---.---.202) 15 febbraio 2013 14:46

    E adesso ci manca solo il papa nero....


  • (---.---.---.195) 15 febbraio 2013 17:00

    Paranoia fascista


  • (---.---.---.90) 15 febbraio 2013 17:59

    Non so perchè chi si oppone al comunismo viene considerato fascista.


  • (---.---.---.53) 15 febbraio 2013 18:46

    Articolo demenziale! A chi appartiene la fulgida mente che l’ha partorito?


    • Cesarezac Cesarezac (---.---.---.252) 15 febbraio 2013 20:05

      DEMENZIALE, la fulgida mente che l’ha partorito è la mia: CESAREZAC. Tu invece ti celi nell’anonimato.

      Ai fatti storicamente inconfutabili, tu hai opposto solamente insulti gratuiti. Null’altro.
      In sostanza, hai avallato il mio articolo.
      Grazie 

    • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 16 febbraio 2013 09:01

      Sinceramente "cesarezac" non sembra essere un nome e cognome facilmente riconoscibile. Firmarsi così e accusare gli altri di essere nascosti nell’anonimato appare quantomeno discutibile.


    • Cesarezac Cesarezac (---.---.---.252) 16 febbraio 2013 09:31

      Sono CESARE ZACCARIA.

      Colgo l’occasione per citare l’editoriale del Corriere della Sera del 14 u.s. in prima pagina a caratteri cubitali: " CHIESA DETURPATA DALLE RIVALITA’ ".
      Conferma la sostanza del mio articolo.
      Che ne dice Della Pergola, anche quest’articolo è demenziale?
      Stia bene
      CESARE ZACCARIA

    • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 16 febbraio 2013 14:01

      Non ho mai detto che il suo articolo sia demenziale, si calmi. Preferisco di dare giudizi.


    • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 16 febbraio 2013 14:03

       Errore di battitura, volevo dire: "Preferisco NON dare giudizi"


  • paolo (---.---.---.161) 16 febbraio 2013 09:22

    Cesarezac è sinonimo di Cesare Zaccaria ,articolista apertamente "anticomunista e filo berlusconiano ". Come tutti i berluscones si è fatto una ricostruzione personalizzata della storia di questo paese ,facendo copia e incolla del " pensiero " di Silvio .

    C’è però una differenza sostanziale tra i due ,Silvio usa il "pericolo comunista " per scopi personali e per abbindolare il prossimo (lo dimostra la sua amicizia per il vero comunista Putin),mentre Cesarezac ci crede veramente e vive la sua visione in maniera compulsiva .
    In un suo commento su un articolo di David Asini (0ggi su questo blog) ha promesso ,se vince Bersani ,di lasciare il paese . L’ho ringraziato e spero che mantenga la promessa .
    Mi auguro che molti come lui seguano l’esempio ,questo paese ha bisogno di aria pulita per ricominciare a respirare .


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