Dio salvi noi (la Regina è salva)
La fiera dei paragoni inopportuni in un sistema in decomposizione.
So che molti storceranno il naso. Sento già il commento sdegnato dell’italiano medio: “Ma cosa ci frega a noi di questi!” Giusto. Abbiamo tante di quelle grane in casa nostra che di questo battesimo non ce ne potrebbe frega' de meno.
In realtà, il motivo di questa foto non è e non vuole essere commemorativo: io questa foto la voglio dedicare.
La dedico a tutti gli italiani, politici e professionisti della comunicazione, che in questi giorni di tormento, per esprimere il degrado del sistema Italia ricorrono al paragone con una monarchia di cui Giorgio Napolitano sarebbe re.
Ebbene la foto qui sopra è l’esatta espressione di quello che rappresenta una monarchia: stabilità e durata. In questa immagine è l’essenza della nazione britannica, il suo radicamento nel passato e la sua prospettiva per i giorni a venire, incarnata in quel bambino che è l’ipoteca del Regno Unito sul futuro.
L’Italia è un paese senza più radici nel passato e al quale viene data una prospettiva futura di dieci anni di vita. Un paese che annaspa nella melma di una classe politica da sempre indegna e di un sistema istituzionale fallito, tenuto in piedi, tramite palesi artifici, dall’esterno.
Ecco, dunque, il perché di questa foto e della mia dedica a chi ricorre a paragoni inopportuni.
Le monarchie sono altra cosa rispetto alla Repubblica Italiana. Fossi in chi ha la capacità di fare opinione in questo paese, trasformerei gli sciocchi paragoni in seri e salvifici auspici.