sabato 1 giugno 2013 - Agostino Spataro

Benvenuto, Presidente Mujica

Visita in Italia del Presidente uruguayano.

Questo che vedete qui accanto non è un UFO, ma l'avveniristico aeroporto di Montevideo. Vuole essere un omaggio a José Pepe Mujica, popolare Presidente della Repubblica dell'Uruguay il quale, nei giorni 3 e 4 di giugno, sarà in visita in Italia, a Roma e a Napoli.

Un uomo vecchio ma lucido, lungimirante; un uomo politico umile ed efficiente più di tanti giovani politici spocchiosi, incompetenti e, talvolta, anche un pò venduti. Poiché, non è l'età che fa il buon politico, ma sono le idee e i valori etici che lo contraddistinguono.

Mujica è uno dei nuovi leader della sinistra democratica dell’America Latina, da anni impegnati in una grandiosa e difficile lotta prima per liberarsi delle feroci dittature militari (insediate e/o sostenute dal “Piano Condor” ideato dagli strateghi Usa) e, oggi, contro il secolare sottosviluppo e le mire di re-conquista delle oligarchie neoliberiste locali e internazionali.

I risultati dei governi progressisti sono sotto gli occhi di tutti. Almeno di chi vuol vedere. L’America del Sud è l’unica regione di questo mondo in recessione che, mediamente, cresce a ritmi abbastanza sostenuti, secondi o pari soltanto a quelli della Cina.

L’Italia deve sentirsi onorata di dare il benvenuto a questo combattente per la libertà che, per 14 anni, ha subito le torture e il carcere della dittatura militare e, oggi, è presidente dell’Uruguay per la cui libertà e indipendenza lottarono, generosamente, Giuseppe Garibaldi e centinaia di volontari italiani.

L’imprenditoria e il governo italiani devono aprirsi di più alla collaborazione politica ed economica con l’Uruguay, sostenere lo sforzo di questo piccolo Paese, per altro popolato da una numerosa comunità di origine italiana.

“Libertad o muerte”, Montevideo, 2012 (foto di A. Spataro)

 

L'Uruguay è uno dei pochi Paesi al mondo che cresce in equilibrio con la società e con la natura.

Il presidente Mujica è un simbolo del riscatto sociale e democratico delle classi popolari, un riferimento concreto, operativo di una sinistra che vince senza rinnegare la sua storia, le sue idee, i suoi valori democratici e di libertà.

Uomo saggio e autentico difensore dei diritti umani e di quelli, fondamentali, di Madre Natura, così esordì alla Conferenza sul clima di Rio de Janeiro:

“Questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta. I vecchi pensatori – Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara – dicevano: povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più. Queste cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare. Precisamente. Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!”

Un Presidente che dona il 90% della sua indennità ai bisognosi e alle organizzazioni di solidarietà sociale. Un vegetariano che vive nella sua vecchia fattoria di campagna e va in giro su un vecchio maggiolino degli anni ’70.

Insomma, un Presidente che, nel mondo, tutti vorrebbero avere come... Presidente.

Un Uomo cui andrebbe, senz’altro, conferito il Premio Nobel per la Pace.



1 réactions


  • (---.---.---.90) 1 giugno 2013 15:48
    PER CHI è INTERESSATO..IL 25 GIUVGNO in occasione del 4 ANNIVERSARIO della scomparsa di MICHAEL JACKSON in una chiesa dElla p-za del POPOLO si terra UNA MESSA........per info...e ALTRO....visitate il mio fb account...............!!!!!!!!!!!!!

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