sabato 12 maggio 2012 - Fabio Della Pergola

Desaparecidos: la Chiesa sapeva e taceva

Un agghiacciante documento è diventato di pubblico dominio in queste ore, grazie al coraggio e alla determinazione di Horacio Verbitsky, un giornalista e scrittore argentino già noto per altri libri di denuncia del passato golpista del paese sudamericano.

Pubblicata su Il Fatto Quotidiano e già rilanciata in rete da molti blog, oggi la sua circostanziata denuncia lascia letteralmente senza fiato perché rende pubblico senza perifrasi un documento rinvenuto nell’archivio della Conferenza episcopale argentina, protocollato con il n. 10949, che dimostra il sostanziale accordo tra il dittatore argentino Jorge Videla, capo della giunta golpista, e la gerarchia cattolica durante il pontificato di quel Giovanni Paolo II - ‘beato subito’ - già noto per il cordiale incontro con il dittatore Augusto Pinochet, su cui in seguito sono state raccontate clamorose bugie da parte dell'Osservatore Romano che parlò di una specie di 'trappola mediatica' perpetrata dal dittatore ai danni del Papa.

L'intenzione del quotidiano cattolico era di sminuire le responsabilità papali nel sostegno pubblico dato alla dittatura cilena, ma - come dimostra chiaramente questo video - si trattava di un falso tanto plateale quanto maldestro.

Secondo Verbitsky - autore di libri come “Il volo. Le rivelazioni di un militare pentito sulla fine dei desaparecidos”, “L' isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina” e “Doppio gioco. L'Argentina cattolica e militare”, tutti tradotti in italiano - fin dall’aprile del 1978 l’Episcopato argentino era perfettamente a conoscenza delle torture, degli eccidi e della pratica di gettare in mare, narcotizzati, gli oppositori - perlopiù giovani ragazzi e ragazze - destinati a diventare così i tristemente noti desaparecidos della storia sudamericana.

Il “problema” - si deduce dalla lettura dei dialoghi trascritti - era costituito dalla risposta da dare alle famiglie degli scomparsi, non il fatto di aver ammazzato tanta gente: “il problema è di rispondere in modo che la gente non continui a chiedere spiegazioni” affermava il cardinale Aramburu.

Tacitare le domande angosciate delle famiglie dei 10.000 (ma c'è chi dice 30.000) assassinati era l’assillo degli alti prelati dopo che si erano resi conto, negli amichevoli colloqui con i generali golpisti, che “c’è un fondamento di verità in quanto sospettano“.

Sapevano. E tacevano.

Bontà sua, l’allora presidente dell’Episcopato, il cardinale Raul Francisco Primatesta, “ha insistito sulla necessità di arrivare a una qualche soluzione in quanto prevedeva che alla lunga il metodo consistente nel far sparire le persone avrebbe prodotto ‘effetti negativi’ considerata ‘l’amarezza che affligge molte famiglie’”.

Far sparire della gente produceva "effetti negativi" (sic), secondo l'esponente di Santa Madre Chiesa.

Eppoi - è ancora Primatesta che parla - "la Chiesa vuole capire, collaborare, è consapevole che il Paese versava in uno stato di caos". E giù gente annichilita dagli aerei della morte. Agghiacciante. Per sua fortuna è morto, così come sono deceduti anche i suoi collaboratori.

Ma la Chiesa deve spiegare il suo silenzio. Non solo la Chiesa argentina già notoriamente compromessa con i dittatori, ma il Vaticano, cui l’episcopato sudamericano certamente riferiva, deve dare esaurienti spiegazioni sul suo silenzio. Sul suo silenzio di trentaquattro anni. Sull'occultamento di prove, sulla complicità con gli assassini, sulla copertura degli eccidi e degli ignobili crimini contro l'umanità commessi dalla giunta golpista.

Dopo il clamoroso e reiterato insabbiamento dei mille e mille casi di pedofilia, adesso anche la dimostrata omertà nello sterminio argentino. Forse è il caso che qualcuno cominci a valutare seriamente l’opportunità di sottoporre la Chiesa cattolica ad un’indagine internazionale per manifesta violazione dei diritti umani e per l'innegabile connivenza con i tanti assassini della storia, da Franco a Mussolini, da Hitler a Videla.

La Corte Penale Internazionale dell'Aia ha giurisdizione sui crimini commessi negli stati aderenti e l'Argentina lo è. Ma anche occultare la verità sui crimini è un crimine. Anche non denunciare gli assassini lo è. Anche non muovere un dito per fermarli, lo è.

Qualcuno tiri le conclusioni.

 



24 réactions


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 12 maggio 2012 14:29

    Nel caso sussistano dubbi circa l’accordo tra Pinochet e Wojtila sull’affacciarsi insieme al balcone della Moneda (dove pochi anni prima era stato assassinato Salvador Allende) si veda anche la parte finale di questo video http://www.youtube.com/watch?v=4mVc... che precede di pochi attimi quello già segnalato nell’articolo.

    L’Osservatore Romano aveva parlato di una "sorpresa" per cui il Papa si era trovato all’improvviso e suo malgrado davanti alla finestra aperta sulla folla. L’incredibile falso è smascherato proprio dalla sequenza dei due video dove prima si vede Pinochet invitare Wojtila alla finestra e il papa acconsentire, poi l’affaccio alla folla plaudente. Tanto per chiarezza.


  • (---.---.---.172) 12 maggio 2012 21:22

    VEDI QUESTO ARTICOLO SUL CASO ANALOGO dell’AGENTINA durante la Dittatura di VIDELA e la COMPLICITA’ del NUNZIO APOSTOLICO del VATICANO mons. PIO LAGHI poi premiato da WOJTYLA con il cardinalato, come il suo collega mons. ANGELO SODANO, Nunzio in Cile, poi divenuto addirittura SEGRETARIO di STATO del VATICANO, la piu’ alta carica che un cardinale può raggiungere... FU ANGELO SODANO, originario di Asti e Nunzio a Santiago del Cile, diplomatico di carriera della (cosiddetta) SANTA SEDE, a cantare il TE DEUM, inno di ringraziamento, per l’insediamento della GIUNTA di GOVERNO con a CAPO IL BOIA E CRIMINALE GENERALE AUGUSTO PINOCHET! FU SODANO A SCRIVERE AL PREMIER INGLESE di USARE CLEMENZA QUANDO PINOCHET ERA STATO MESSO AGLI ARRESTI DOMICILIARI IN INGHILTERRA, dove era andato a curarsi ormai vecchio, per I CRIMINI PERPETRATI IN CILE E SU CUI INDAGAVA IL TRIBUNALE INTERNAZIONALE per i DIRITTI UMANI.... CHIESA COMPLICE, CHIESA OMERTOSA, CHIESA CATTOLICA PAPALE ASSASSINA!

     

     

    http://giovannimapelli.wordpress.com/2009/01/15/pio-laghi-un-cardinale-poco-pio-e-molto-complice-di-dittatori-crimimali-vaticano-e-vangelo-che-stanno-opposti-fra-loro-ma-un-nunzio-non-decide-mai-da-solo-decide-il-papa-e-la-segreteria-di-sta/


  • (---.---.---.63) 12 maggio 2012 22:23

    Mons Romero,ringrazia!!

     che il popolo incominci a sapere le cose. meglio tardi che mai!

  • Enrico Emilitri Enrico Emilitri (---.---.---.119) 13 maggio 2012 13:11

    Ma c’è ancora qualcuno che si sorprende? Lo sanno tutti che la Chiesa ha sempre avuta (scusate la franchezza) una fottuta paura del Comunismo e di qualunque altra dottrina contraria (basti pensare alle lunghe persecuzioni, anche nel nostro Paese, contro i Liberali e poi - seppure non ufficilamente, dato che lo Stato della Chiesa non esisteva più da tempo - gli ambienti anarchici, socialisti e, come s’è detto in ultimo, comunisti) alla propria molto di più di qualunque corrente reazionaria e conservatrice laica (sia essa di Destra o meno).


  • (---.---.---.231) 13 maggio 2012 13:17

    vorrei far notare a chi legge e chi scrive(non voi che commentate!!!) che comunque non è uno Scoop. "Dopo il clamoroso e reiterato insabbiamento dei mille e mille casi di pedofilia, adesso anche la dimostrata omertà nello sterminio argentino.".. quell’adesso fa pensare ad una NEWS dell0’ultima ora che talenon è. Purtroppo son cose che si sanno da parecchi anni.


  • (---.---.---.107) 13 maggio 2012 13:40

    Probabilmente 231 ha ragione, ma l’articolo di Verbitsky in cui afferma di aver visionato di persona il verbale protocollato nell’archivio dell’episcopato argentino (si legga il suo articolo de il Fatto) è di questi giorni. Questa testimonianza - di cui l’autore è l’unico responsabile ma anche l’unico ad averne il merito - mi sembra che aggiunga elementi di novità decisamente non trascurabili.
    In questo senso mi pare uno scoop (quello di Verbitsky, non il mio !); io ho solo rilanciato una notizia che poteva essere sfuggita a molti.

    Fabio Della Pergola


    • Geri Steve (---.---.---.171) 13 maggio 2012 18:41

      e hai fatto benissimo a rilanciarla, perchè non mi sembra che la notizia abbia avuto la diffusione che meritava: i benpensanti che si informano guardando la TV e leggendo giornali conformisti non ne sanno assolutamente niente e possono tranquillamente continuare a credere che la chiesa cattolica sia fatta da gente perbene, che il beato Vojtila fosse un appassionato credente, che abbia sostituito papa Luciani per puro accidente...


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 13 maggio 2012 20:30

    E ricordiamo anche Hebe de Bonafini, fondatrice delle Madres de Plaza de Mayo. La donna, a cui furono fatti sparire due figli e, successivamente, e a cui fu anche uccisa una figlia, alla morte di Giovanni Paolo II, disse "Que se pudra en el infierno" (possa marcire all’inferno).

    Adesso se ne può capire più chiaramente il motivo...

    Che poi i benpensanti continuino a credere che la Chiesa sia piena di bontà è purtroppo cosa nota. Per quanto mi riguarda continuerò a cercare notizie da comunicare o rilanciare.


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 14 maggio 2012 00:06

    Consiglio di dare un’occhiata anche a questo ambiguo articolo di oggi, domenica:
    http://vaticaninsider.lastampa.it/h...

    a firma G. Gal. (Giacomo Galeazzi) dalla Città del Vaticano


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 14 maggio 2012 00:20

    Il mio articolo contiene un’inesattezza che mi pare però poco rilevante: il documento sembra che sia datato all’aprile 1978 quando ancora era Papa Paolo VI. Wojtyla diventò Papa solo nell’ottobre dello stesso anno. Che sia stato informato il primo non esclude affatto che anche il secondo sia stato al corrente delle infamità della giunta argentina che rimase al potere dal ’76 all’ 83.

    Il Vaticano ha pensato bene di tacere sui crimini, omettendo qualsiasi denuncia pubblica (come peraltro aveva già fatto Pio XII con il nazismo), ma anche di procedere con il processo di beatificazione sia di Paolo VI che di Giovanni Paolo II.

    Lo scandalo è questo.


  • (---.---.---.150) 14 maggio 2012 10:07

    che stupidaggini, tutto l’articolo si basa sulla testimonianza oculare dell’autore del libro che vide con i suoi occhi dei documenti negli uffici di qualche prelato argentino. Se dicessi di aver visto vostra moglie battere il marciapiede senza foto, senza nulla di nulla che la mia parola qualcuno mi prenderebbe sul serio? Evidentemente no ma per questo genere di articoli quando si parla di Chiesa questo basta e avanza


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 14 maggio 2012 10:29

    Evidentemente il lettore 150 non vuole prendere atto di qualche cosa.
    Cito dall’articolo di Galeazzi (La Stampa):

    "Recentemente hanno destato scalpore le rilevazioni di un militare pentito sulla fine dei desaparecidos. A partire appunto dalla testimonianza del capitano di fregata Adolfo Scilingo che durante la dittatura aveva gettato in mare da un aereo trenta persone ancora vive (...): «La gerarchia ecclesiastica approvava questo metodo, perché era un modo “cristiano e poco violento” di morire».
    Questa testimonianza confermerebbe la denuncia di Verbitsky. Già solo queste due cose insieme dovrebbero - è la tesi del mio articolo - essere sufficienti ad attivare la magistratura argentina o quella internazionale a muoversi su una "ipotesi di reato" che sarebbe la complicità e l’omertà su uno sterminio di massa già dimostrato e comprovato per ammissione degli stessi militari argentini.

    Ipotesi di reato non equivale a reato dimostrato, ma è certo che se nessuno ritiene di indagare non si arriverebbe di sicuro a fare luce sui reati stessi. E continuare a pensare che l’istituzione Chiesa debba essere sempre e comunque al di sopra della Legge e delle eventuali indagini della magistratura è semplicemente un obbrobrio giuridico.


    • (---.---.---.150) 14 maggio 2012 13:30

      "Ipotesi di reato non equivale a reato dimostrato, ma è certo che se nessuno ritiene di indagare non si arriverebbe di sicuro a fare luce sui reati stessi. E continuare a pensare che l’istituzione Chiesa debba essere sempre e comunque al di sopra della Legge e delle eventuali indagini della magistratura è semplicemente un obbrobrio giuridico."
      Tutta questa roba della Chiesa al di sopra della legge, che si ritiene non giudicabile da chicchessia ecc. LO AFFERMA LEI E NON IO che ho semplicemente fatto notare che quattro dichiarazioni stampate su un libro e riferite pure da un capitano NON COSTITUISCONO PROVA, NE’ RISCONTRO. Se lo ricorda Tortora? TUTTE TESTIMONIANZE E NIENTE PROVE O RISCONTRI. Sono abbastanza disincantato da sapere che c’è del marcio da tutte le parti, uomini di chiesa di basso ed alto livello compresi. Se lei prende spunto da episodi presunti per attaccare (sono le sue parole) l’istituzione Chiesa.. bè non siamo nel campo dell’inchiesta o del giornalismo ma semplicemente sul piano delle opinioni private su come dovrebbe andare il mondo secondo lei e mi permetta.. non c’è bisogno di agoravox per propagarle, basta il bar, la propria cerchia di amici e basta. cerchi di essere schietto: le fanno schifo i preti in generale e quell’obbrorio di organizzazione chiamato Chiesa a prescindere. Non lo travesta con scoop


  • (---.---.---.184) 14 maggio 2012 13:52

    Al Sig. Fabio Della Pergola;

    L’articolo lo hai scritto te, percio’ tu tira anche le conclusioni;;;;

  • (---.---.---.171) 14 maggio 2012 14:10

    A me non fanno schifo i preti in generale: di alcuni ho grande rispetto.
    Ma l’organizzazione "Chiesa" è roba che a definirla obbrobrio si dice poco: basta pensare cosa è successo a papa Ratti (Pio XI) quando ha scritto un’enciclica contro il nazi-fascismo (desparecida insieme al papa), o cosa è successo a papa Luciani quando ha deciso di rimuovere Marcinkus (rimozione altrettanto desparecida, papa compreso).

    L’appoggio della chiesa cattolica al nazifascismo argentino e’ cosa storicamente consolidata: è stato papa Pacelli a procurare documenti e passaggi transatlantici ai boia nazisti perchè andassero a "proseguire" in Argentina (Il libro di Casarrubea e Cereghino riporta tutti i fatti e la documentazione) : le dittature argentine con gli squadroni della morte e i desparecidos sono la conseguenza storica del costante -Giovanni XXXIII a parte- appoggio della chiesa cattolica ai nazisti argentini.

    Io non so quanto ci sia di scoop nell’affermazione che "la chiesa sapeva", ma so che non c’e’ niente di nuovo nel fatto che "la chiesa pianificava e organizzava l’ascesa delle dittature sanguinarie" e il filmato di Vojtila con Pinochet è una delle tante -troppe- conferme di quale fosse il tipo di governo preferito.

    Le tante parole di condanna di Vojltila e Ratzinger nei riguardi dei preti teologi della liberazione e la contemporanea, sistematica copertura delle violenze sessuali sui minori commesse da altri preti, chiariscono perfettamente la loro scelta di campo.


    • (---.---.---.171) 14 maggio 2012 14:18

      mi era scaduto il login: sono Geri Steve


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 14 maggio 2012 14:20

    Caro 150, si legga Chiesa e pedofilia di Federico Tulli, poi ne riparliamo.

    In ogni caso io non ho mai detto né scritto che le dichiarazioni di uno scrittore costituiscono una prova, dove l’ha letto ? Ho detto che secondo me prefigurano una ipotesi di reato. Non le è chiaro il concetto ? Non è difficile.
    Tortora andò sotto processo, mi pare. La Chiesa, nemmeno l’episcopato argentino che è stato pesantemente tirato in ballo da un reo confesso come il militare citato, no. Perché ? Sapevano dei reati commessi dai golpisti ? Sembra di sì. Perché dunque la magistratura non ha mai chiamato a testimoniare nessun alto prelato ? Perché non si indaga su quelle che sembrano complicità o connivenze ?
    Si risponda a questo anziché blaterare su "chiacchiere da bar" o sul mio presunto "schifo per i preti".


  • (---.---.---.108) 14 maggio 2012 16:30

    Sarebbe ora di sbattere questi luridi aborti della natura e del genere umano in qualche borghese aula giudiziaria, sarebbe ancora troppo poco dato che continuerebbero a esistere, ma per lo meno i loro complici non potrebbero più fare finta di niente dopo una sentenza sollenne.

    Cosa si aspetta a farlo??

    Cosa si deve fare per mettere in modo un’accusa su scala mondiale che li porti davanti ad un processo?

    Non fermiamoci alle chiacchiere, saremmo così altrimenti peggio dei loro complici!


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 16 maggio 2012 09:41

    Aggiungo che oggi - mercoledì 16 - è stata pubblicata sull’Unità una mia lettera a proposito di quanto detto nell’articolo, a cui risponde Luigi Cancrini; riporto testo e risposta.

    Desaparecidos, la Chiesa argentina sapeva tutto

    Uno scrittore argentino, Horacio Verbitsky, ha pubblicato un articolo in cui dice di aver visto un documento dell’epistolato locale in cui alti prelati e generali golpisti parlavano fra loro su come zittire le domande delle famiglie dei deparecidos che venivano narcotizzati e gettati in mare a decine di migliaia per farli sparire come se non fossero mai esistiti. La Chiesa argentina dunque sapeva. E il Vaticano? Sapeva e taceva?
    Fabio Della Pergola

    La notizia riportata dalla stampa argentina ha avuto poca èco in Italia anche perché non aggiunge molto a quello che tutti sapevano. La Chiesa argentina (per paura? per convivenza? per autentica preoccupazione contro le politiche della sinistra) ha appoggiato la dittatura di Varela nel modo in cui la Chiesa di Spagna appoggiò Franco quando uccideva tutti quelli che erano sospettati di simpatie repubblicane dando in adozione i loro figli a famiglie “timorate di Dio”: come ben documentato da Piero Badaloni nel bel libro degli Editori Internazionali Riuniti intitolato Una memoria squilibrata. In Argentina come in Spagna, dunque, la Chiesa ha scelto di sapere e di tacere benedicendo in pubblico i criminali di cui conosceva gli orrori e l’iniquità. Ce lo confermano oggi i documenti che la pazienza degli storici non smette di scoprire. Aiutando gli uomini a capire meglio quello che è davvero accaduto ma ponendo soprattutto un problema di fondo sulle ragioni per cui il discorso di Gesù viene dimenticato e tradito, a volte, proprio da quelli che dovrebbero diffondere la sua parola. Dai don Abbondio che non riescono probabilmente, a intenderne l’importanza e il senso.
    Luigi Cancrini


  • Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 16 maggio 2012 09:44

    Naturalmente intendevo "episcopato", non "epistolato" !


  • (---.---.---.76) 9 agosto 2012 22:25

    Su Wikipedia c’è scritto che Pio Laghi s’interessò personalmente della sorte dei perseguitati del  regime argentino e che per questo venne dichiarata persona non grata. Quanto a Giovanni Paolo II amico pinochet mi pare una bufala bella e buona perché si potrebbe dire che sia amico pure di Fidel basandosi sugli stessi elementi


  • (---.---.---.107) 10 agosto 2012 13:41

    La visita di un Papa ad un dittatore può avere (e comunicare) il senso di un appoggio o di un indebolimento di quel regime che lo ospita. Nel caso del regime cubano è evidente che si è trattato di un segno di debolezza del regime che ha tentato di smorzare i toni senza compromessi da sempre attivati contro la civiltà cristiano-capitalista.
    Mi sembra che non ci sia stato alcun segno di indebolimento nei regimi cileno o argentino che hanno invece avuto conferma e una ’benedizione’ dal papa dal momento che in larga misura i ceti sociali che sostenevano quei regimi non si riconoscevano certo nella teologia della liberazione.
    Queste cose sono così ovvie che non dovrebbe esserci bisogno di ricordarlo.

    Quanto a Pio Laghi è vero che su wikipedia c’è scritto quello che il commentatore suggerisce, ma c’è scritto anche che le Madri di Plaza de Mayo lo denunciarono per complicità con i crimini della dittatura. Come sempre il processo ad un’alta carica del Vaticano non si è mai celebrato.


  • (---.---.---.76) 10 agosto 2012 14:28

    Sempre su Wikipedia, c’è scritto che i rapporti tra Pinochet e la gerarchia spagnola furono tutt’altro che buoni. Il dittatore giunse ad accusarla d’essere uno "strumento del comunismo internazionale" e secondo alcuni lo stesso era massone.


  • (---.---.---.76) 10 agosto 2012 14:40

    gerarchia cilena non spagnola


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