Un motivo in più per non pagare il canone

Dalla RAI, in tempo di crisi, disoccupazione, cassa integrazione, licenziamenti di precari, ecco un bel segnale di sensibilità e solidarietà sociale: al Festival di Sanremo, Benigni, per una serata guadagnerà 350.000 euro, mentre il buon Bonolis per quattro giorni si dovrà accontentare di un milione di euro.
Viene così rispettato il ruolo di “servizio pubblico”, dove il pubblico sono i partiti politici e i miliardari, gli unici profumatamente “serviti” da mamma RAI.
Da anni sostengo che, senza una iniziativa popolare che trasformi
Grillo, che di recente invita a non pagare il canone, deve gettare su questo obiettivo tutto il peso del suo movimento, altro che liste civiche e referendum, per non rifluire nel nulla come il compianto Nanni Moretti. Bisogna dotarsi di uno strumento di controinformazione e contropotere mediatico capace di “fare opinione” antagonista al blocco storico che oggi vede unita tutta
Questo è l’avversario che si ha davanti, esso è dotato di tutti gli strumenti mediatici esistenti, e senza un forte contropotere resterà in eterno a dettare legge.