Roberto B. (---.---.---.212) 18 settembre 2016 18:21

Questa storia se siano da preferire i competenti disonesti agli incompetenti onesti (a parte l’ovvia obiezione che non esistono solo il bianco ed il nero, ma anche tutte le sfumature di grigio), è interessante ed è stata spesso dibattuta sul sito di Giannuli (per chi lo segue).

Ha creato sempre due opposti schieramenti in cui, stranamente per me, Giannuli, obbligato a scegliere, si è sempre schierato per i primi.
Sull’argomento ho sempre sostenuto un’altra ovvietà: il disonesto si comporta da tale, quasi sempre, annullando con ciò le sue competenze che passano sempre in second’ordine. Il disonesto in politica, poi, è stato cooptato dal Partito proprio in funzione della sua accomodante dirittura morale e guai a lui se poi tenta di cambiare registro: abbiamo visto cosa è successo a Marino, che ci ha provato ed ha visto i suoi stessi compagni di partito andare addirittura dal notaio pur di cacciarlo via (incredibile, ma vero!).
L’onesto (ma preferisco dire chi si propone di essere tale, perchè alla fin fine "l’omo è omo"), se è incompetente può però sempre imparare, anzi, proprio perchè cerca di essere onesto è cosciente di essere incompetente e quindi di dover studiare e prepararsi.
E la Raggi, insieme alla sua consiliatura, in questo periodo stanno facendo un tour de force impressionante, non solo perchè studiano molto, e studiare costa fatica, ma anche perchè costretti a combattere contro chi li vorrebbe abbattere, che non sono solo i media, magari!, i peggiori sono i burocrati che vedono svanire le occasioni di guadagno cui sono avvezzi e mettono loro i bastoni tra le ruote o, nella migliore delle ipotesi, non collaborano.
Faccio poi un esempio personale. Quando ho avuto la possibilità, ho acquistato una barca a vela (persa ormai, grazie alla crisi). Non si trattava di uno yacht superlussuoso, ma una piccola barca vecchia di 30 anni (ma l’ho molto amata!), alla portata delle mie tasche non certo facoltose. Queste barche, tutte le barche anche quelle nuove, hanno bisogno di continue cure e manutenzioni, cose che purtroppo costano molto se fatte fare a professionisti. Perciò, la stragrande maggioranza della persone come me, devono sopperire con il fai-da-te. Come tanti altri ho dovuto studiare, informarmi, rompere le scatole a chi ne sapeva più di me, per fare almeno gli interventi indispensabili.
Alla fine ho scoperto che in molte cose avevo operato meglio e con maggiore cura e attenzioni dei professionisti, proprio perchè sapevo di non sapere, secondo il sempre valido precetto socratico. Anche perchè i professionisti spesso e volentieri tirano via i lavori perchè pressati dai tempi e dal guadagno; e quando sbagliano, perchè sbagliano anche loro, spesso non rifanno ma tentano di nascondere i papocchi. E chi vuol capire, capisca.

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