(---.---.---.200) 24 gennaio 2015 15:06

Io tutti questi sessantenni che giocano a tennis non li vedo, perché l’età media si è alzata (quindi il carico sul sistema pensionistico) ma la qualità della vita in termini di salute è rimasta la stessa se non peggiorata: stili di vita non sani e stress hanno portato la proliferazione di malanni vari che in passato non si sarebbero verificati.

Il problema non è il 60enne che gioca a tennis, ma il 70enne che non può andare in pensione e quindi lasciare il posto libero al 25enne che resta a casa a fare le ragnatele invece di produrre e crearsi una famiglia. In una situazione del genere, il 70enne con la pensione decente è la risorsa che tiene in vita la società, perché quella pensione serve alla sussistenza di figli e nipoti. Figli che quando lavorano quadagnano una miseria che non consente la sopravvivenza e non per colpa delle pensioni dei padri, ma perché sta passando un concetto di capitalismo che considera l’economia reale e il fattore umano come sacrificabili ad altre fonti di guadagno. Puoi dare 100 euro di pensione al mese a tutti i pensionati italiani ma questo non garanità l’assunzione a tempo indeterminato del figlio o uno stipendio decente, perché non c’è la volontà politica che avvenga. La crisi è la scusa per modificare il mondo del lavoro e questi attacchi alle pensioni sono strumentali, politici.

Non sputiamo sui 70enni con 1500 euro di pensione, non ci giocano a tennis: pagano i corsi di tennis ai figli e nipoti, perché lo stesso modello di stato che li vuole affamati prevede che lo sport non sia un diritto pagato dalla collettività ma basato sulla disponibilità economica del singolo. Se puoi te lo permetti, se non puoi ti arrangi. Si vogliono pensionati affamati e servizi a pagamento. Si dà tanto addosso ai pensionati per il semplice motivo che ora sono i nuovi ricchi, il resto è peggio.

Ma poi chi percepisce 1500 euro al mese di stipendio davvero crea ricchezza oppure riceve più di quanto produce? Ormai siamo in un momento di saturazione dell’offerta, i beni prodotti non valgono niente e spesso vengono prodotti con una vita prestabilita o distrutti per mantenerne il prezzo, che altrimenti crollerebbe per carenza di domanda. Siamo proprio sicuri che 1500 di stipendio percepito corrispondano ad una corrispondente produzione di ricchezza? Il nostro sistema economico è malato, scaricare tutto sugli anziani è vergognoso, specie considerando che oggi rappresentano - proprio per le loro pensioni - il tessuto di assistenza sociale che lo stato non fornisce più.

Quando si guarda un pensionato si dovrebbe guardare il genitore che ti ha comprato il pc, il cellulare e le nike alla moda, perché sul benessere dei padri i figli ci hanno intinto il biscotto dall’infanzia. O a cinque anni si guadagna a sufficienza per comprarsi i giocattoli?


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