(---.---.---.112) 13 gennaio 2015 20:15

Discriminante >


Ciascuna comunità locale (cristiana, ebraica, musulmana, …) è in grado di rilevare nell’area d’insediamento la presenza di soggetti “disomogenei” per valori, convinzioni e stile di vita. Tanto più quando si prefigurano come fattori di minaccia o di potenziale pericolo.


Le comunità locali costituiscono di fatto un “angolo” privilegiato di osservazione ed analisi del microcosmo sociale. Sempre che siano animate da un forte spirito di coscienza collettiva. In pratica.


Delle plausibili segnalazioni fatte pervenire agli organi competenti possono rivelarsi prezioso contributo alla tutela “preventiva” del comune interesse a una coesistenza civile e pacifica. Interesse che riguarda, in egual misura, tutti i cittadini residenti al di là del credo politico o religioso.


Questa è la vera discriminante della consapevolezza maturata nel “praticare” il senso di appartenenza. Accampare dei richiami alle radici è solo escamotage da teatrino di Pantomima e Rimpiattino


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