(---.---.---.107) 3 febbraio 2014 16:35

Continui a ragionare per supposizioni, attribuendo al tuo interlocutore delle posizioni di comodo, standardizzandolo.


Che l’onorevole del M5S sia stata offesa è qualcosa che mi ha dato fastidio e non è vero che non mi sia scandalizzato, non so da quale palla di vetro tu possa aver dedotto la mia reazione.

Se ho parlato di assenza di diritto di offesa in Italia, se ho parlato di uso distorto dell’immunità parlamentare... è proprio perché noto da anni comportamenti disdicevoli da parte di onorevoli vari, tipici di persone che credono di potersi permettere di tutto, di essere al di sopra delle regole, perché c’è chi può e chi non può, e loro può. C’hanno l’immunità parlamentare e possono dire qualsiasi cosa senza pagarne le spese. Quello che tu chiameresti casta.

Ora, proprio perché ho notato certi comportamenti, li ho notato da anni e mi hanno sempre infastidito, mi spiace notare come i grillini li stiano facendo propri nella pratica, al di là dei bei propositi, dimenticando di essere cittadini come tutti gli altri e abusando graziosamente delle stesse leggi che consentono la maleducazione a quelli che si sentono onnipotenti.

Ti ripeto il concetto: se io chiamo boia in pubblico il mio vicino mi becco una condanna per diffamazione. 

Se davvero questi eletti si sentono cittadini comuni, semplici rappresentanti, e non gente col bollino blu e di serie A, che si comportino da cittadini comuni. Nei fatti.

Il fatto che con l’immunità parlamentare, per un senso distorto della stessa, è consentito offendere impunemente non significa che si debba farlo. Si può anche evitare. O no? Anche perché fare politica con le offese è roba da seconda repubblica e insomma, potrebbero fare di meglio.

Visto che ci diamo del tu, guarda che io non sono la signora maestra, non è che se sgrido Rossi perché ha lanciato i pallini di carta su Brambilla mi si fa notare che Brambilla ha fatto le boccacce e io non dico niente, quindi sono cattivo perché ce l’ho con Rossi che mi sta antipatico. Con me non attacca, io censuro tutto, caro Gottardo, e mi dà fastidio specialmente vedere sempre meno differenze tra Pd, Pdl e M5s. Perché c’è da dire che si stanno adeguando benissimo alla vita parlamentare, a cominciare anche dalla cura del look, la cui indifferenza iniziale era rivendicata come segno di appartenenza alla classe dei comuni cittadini, mentre ora sembrano tutti figurini appena usciti dalla sala trucco. Si vede che guadagnano meglio di prima, a colpo d’occhio. E che la politica come marketing ha fatto breccia anche nel loro modo di porsi.

Gli eletti del M5S non stanno a scuola, ma in parlamento. E forse sono i soli a non averlo capito, visto che si comportano come liceali che per far valere le proprie battaglie occupano impedendo le attività scolastiche. Questo lo possiamo fare o te, che non siamo nessuno e non abbiamo possibilità di modificare le cose. Loro possono e devono lavorare in modo adeguato al ruolo che gli è stato dato. Le loro proteste sono sterili, non portano a niente. Esporre un foglio a4 con una scritta di protesta non cambia niente, è fuffa.

La protesta si fa fuori dal parlamento, quella non è la sede opportuna. La protesta si fa gratis, non facendosi pagare lo stipendio dagli italiani.

Perché nel caso non ti sia chiaro, lo stipendio ai tuoi delegati non lo paghi solo tu, ma anche Paolo, anche io. E certe proteste, assolutamente sterili da un punto di vista di risultati istituzionali (ma sicuramente funzionali da un punto di vista elettorale), andrebbero evitate.

Sbaglia chi offende l’onorevole M5S e sbagliano i grillini che offendono. Sbagliano tutti. A questo punto perché dovrei votare M5S se sono tutti uguali, se si comportano allo stesso modo?

Siete diversi dagli altri? Bene, coltivale le differenze invece di annullarle. Sono delegati, semplici cittadini? Si comportino come facciamo tu e io al supermarket o dal barbiere, tutti i giorni. L’offesa non è un diritto, ma un reato. Che ai comuni cittadini non è concesso.

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