(---.---.---.148) 16 gennaio 2014 23:38

Parole e fatti >

Renzi afferma che bisogna essere “più decisi, concreti e rapidi nelle scelte” e che si deve “far seguire i fatti alle parole”.
Perciò ha offerto ben 3 “soluzioni pronte” per il sistema elettorale ed un “pacchetto” di riforme istituzionali. Lui è certo che il PD si “accoderà” al modello elettorale che avrà avuto il “consenso più largo”, ma che, precisa, non diventerà legge “a colpi di maggioranza”. Di più.
Insieme dovrà essere condiviso e quindi approvato l’intero suo “pacchetto” di riforme.

E ancora.
Renzi è altresì certo che fino a oggi “si sono perse occasioni su occasioni”.
Visto che giocano “nella stessa squadra”, si sente obbligato a dare una mano “perché Letta governi bene”.
Ecco allora quel piano di lavoro (da lui “dettato”) che il governo dovrà “eseguire” ottenendo i risultati assegnati, nei tempi indicati. Letta, “se vuole”, può cambiare (chissà come?) dei membri del governo dato che, conclude Renzi, “se si logora” è perché governa male.

Postilla.
Questo è parlar chiaro. Così si dimostra come “volendo” le cose si possono fare.
Se poi non funziona c’è sempre un’altra possibilità.
Dichiararsi "incompresi" è tesi ricorrente in un Dossier Arroganza


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