giovedì 16 gennaio 2014 - paolo

L’etica secondo Matteo Renzi

Sarà come lui ci ripete ad ogni piè sospinto, ovvero che la caduta del governo Letta, qualora malauguratamente avvenisse, sarà solo per suo proprio dolo e non per volontà politica premeditata di qualcuno, ma sta di fatto che non passa giorno che questo instancabile artificiere di idee non metta una zeppa negli ingranaggi del governo.

Dopo aver dettato le linee guida alla sinistra con una sorta di Job Act che investe ogni campo della società, dalle strutture istituzionali al mondo del lavoro, dall'economia alla scuola ecc.. , la sua premessa strategica sembra ora improntata su un primo atto costituito dalla riforma elettorale, peraltro impegno imprescindibile assunto nelle mani del Presidente Napolitano. Insomma, secondo il Renzi pensiero, questa è la madre di tutte le urgenze, atteso che dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato "illegale " il Porcellum di fatto siamo in presenza di una democrazia zoppa, fondata su un Parlamento illegittimo ancorché (obtorto collo) legittimato nelle sue funzioni.

Sul solco di questa "urgenza" Matteo ha elaborato una triproposta di riforma  ch, proprio in quanto tale e non espressione univoca del maggior partito della coalizione di governo, non induce a sperare su un buon esito della trattativa, atteso che molto probabilmente ogni schieramento rimarrà fermo sulle proprie posizioni, come peraltro si evince dalle prime reazioni. Esiste inoltre un interesse generale di questo Parlamento di nominati a tirarla più alla lunga possibile per evitare il rischio di una tornata elettorale che li spedirebbe quasi tutti a casa.

Ergo insistere pervicacemente sul punto invece di affrontare temi cruciali come quello degli antidoti allo sfarinamento dell'economia con relativa disoccupazione, appare quanto meno inopportuno.

Ma il buon Renzi tira dritto per la sua strada e tra venticelli che turbano l'incedere del governo, ultimo in ordine cronologico quello spinoso che riguarda il Ministro dell'agricoltura Nunzia De Girolamo (consorte del renziano Francesco Boccia), ex del Pdl ora in quota Angelino Alfano (NCD), incappata in un giro di intercettazioni che fanno sospettare i soliti intrallazzi, piazza un altro colpo al fianco di Letta, dichiarando di voler incontrare anche Silvio Berlusconi per un confronto sul tema della riforma elettorale.

Quindi Matteo Renzi vuole incontrare un pregiudicato, condannato per un gravissimo reato ai danni dei cittadini (aggravato dalla concomitanza con incarichi istituzionali) come quello della frode fiscale, nonché con ammennicoli vari ancora in corso di definizione che se qualora accertati in maniera definitiva lo configurerebbero come un delinquente a tutto tondo di portata mondiale.

Insomma vuole sentire cosa pensa delle istituzioni un signore di tal fatta che, tanto per non farsi mancare nulla, è pure il primo responsabile dell'approvazione della legge elettorale denominata "Porcellum" che ci ha regalato questo parlamento indecente.

È evidente che per questo rampante sindaco di Firenze, l'opportunismo politico di trovare convergenze viene prima di un principio etico fondamentale come quello di non trattare con i delinquenti, quantunque essi siano dei capipopolo o fondatori di partito. Matteo tuttavia non ci vede nulla di male ed in perfetto stile machiavellico, secondo il motto "il fine giustifica i mezzi", lancia la frase storica "Io discuto con tutti ".

Quindi per Matteo conta il risultato da portare a casa e se è del tutto legittimo che al furore dei bersaniani, che vedono nell'intenzione del segretario una sorta di resurrezione politica di Berlusconi, lui risponda: "Su regole si discute con tutti, anche con Forza Italia ". Sarebbe stato però auspicabile che avesse aggiunto la frase magica liberatrice: "Tranne che direttamente con Berlusconi ". Ma col cavolo che Renzi lo dice, anche se certamente non si tratta di sostanza dal momento che parlare con Brunetta o Verdini è come parlare con Berlusconi, ma l'etica, ancorché formale, specialmente per un politico, non conta più nulla? Siamo allo schema libero?

Ma questo Renzi ovviamente non lo ha detto, anzi ha ribadito: "Le regole si scrivono tutti insieme, se possibile. Farle a colpi di maggioranza è uno stile che abbiamo sempre contestato ", e a seguire su Twitter, per essere ancora più chiaro. "Se vedrò Berlusconi è per provare a chiudere".

È questo il tuo stile Matteo? È quello di metterti attorno ad un tavolo con un signore che ha fatto scempio delle istituzioni per parlare di istituzioni? Questo è il tuo stile Matteo?

Ma non era opportuno dare un segnale almeno simbolico di presa delle distanze da Berlusconi? Così, tanto per stabilire un confine minimo di rispetto istituzionale. Ma non avevi criticato Napolitano proprio per le presunte imbarazzanti intercettazioni sui rapporti stato mafia? Ma allora sei un double face esattamente come hai fatto nel caso Cancellieri, ovvero dici una cosa e poi fai il contrario.

Ma chi sei veramente Matteo?

 

 



7 réactions


  • (---.---.---.254) 16 gennaio 2014 22:48

    Francamente stai diventando insopportabile in questo tuo livore anti Renzi, che ti fa perdere il lume della ragione.Secondo te Renzi non dovrebbe discutere di legge elettorale con uno con il quale il PD a guida bersaniana ha fatto un governo. Dovrebbe conseguentemente accettare - nella migliore delle ipotesi - un paio di anni di meline sulle riforme costituzionali conseguenti al modello elettorale "del sindaco d’Italia" (come ha già anticipato Quagliariello). Ma ci sei o lo fai?

    Senza la minaccia di smobilitare subito il parlamento, tornando alle elezioni, il Governo Letta - Alfano se ne starebbe tranquillamente a far nulla per uno o due anni ancora, producendo al massimo qualche altro mostriciattolo legislativo del tipo finanziamento dei partiti varato il mese scorso, o provvedimenti restrittivi sulla "PRIVACY" dei politici e sulla carcerazione preventiva dei corrotti e così via. Altro che eliminazione del Senato, Job act e riforma del titolo quinto della costituzione come vorrebbe l’attuale direzione NUOVA del PD.


    • paolo (---.---.---.206) 17 gennaio 2014 09:34

      Caro amico PD (che sono anche le mie iniziali) ,ti assicuro nessun livore ,solo valutazione critica e razionale dei singoli comportamenti .

      Ma rimaniamo sul punto . Il segretario del maggior partito di "sinistra " (se cosi’ ancora possiamo definirlo ) non deve ,dico e ribadisco non deve , per nessuna ragione al mondo sedersi ad un tavolo di trattativa ,soprattutto su temi istituzionali , con un pregiudicato della stazza di Silvio Berlusconi .
      Non esiste ,fine ,scopo o ragione di merito che giustifichi una cosa del genere . Le giustificazioni addotte da Renzi sono semplicemente ridicole oltreché inopportune . Il dire l’han fatto prima tutti è una democristianata che mette in luce la vera indole di questo signorino . Se si vuole veramente il cambiamento lo si mette in atto con i comportamenti e non con le chiacchere .
      Sono stato chiaro ?

      Poi che lui abbia il sacrosanto diritto , anzi il dovere , di fare pressione su Letta perché si facciano le cose è un altro paio di maniche . Nessuno contesta questo ,anzi , semmai critico gli eccessi che nascondono secondi fini .Siccome io sono il primo (sia come uomo di sinistra che come elettore ) a volere un PD degno di questo nome (è una vita che aspetto ) , pretendo una svolta di metodo che implichi comportamenti etici .
      Etici !! ,capito ?Senza se e senza ma . Altrimenti se volevo la merdaccia votavo Silvio o chi per lui .
      ciao


    • (---.---.---.227) 17 gennaio 2014 13:18

      Lascia perdere l’etica, che nel tuo caso nasconde pulsioni ideologiche da ex comunista italiano, e restiamo ai fatti. Se andiamo al voto (al momento è inimmaginabile un governo Letta-Alfano per l’intero quinquennio) con la proporzionale che ora abbiamo si riprodurrà la stessa identica situazione di ingovernabilità, con Casaleggio all’opposizione e un nuovo governo di larghe intese, questa volta con il caimano di nuovo dentro. Prova a immaginare quali grandi cambiamenti farebbe un tal governo!!!!!

      In un modo o in un altro dobbiamo uscire da questa situazione che farebbe comodo solo a chi nulla vuole cambiare, da Casaleggio a Berlusconi, passando per il vecchio gruppone di oligarchi del PD.

      Ti sta bene questo in nome dell’etica, o come dicono altri ex comunisti inossidabili, della purezza identitaria???

      Ma insomma dove vuoi andare a parare Paolo!?!?


  • (---.---.---.148) 16 gennaio 2014 23:38

    Parole e fatti >

    Renzi afferma che bisogna essere “più decisi, concreti e rapidi nelle scelte” e che si deve “far seguire i fatti alle parole”.
    Perciò ha offerto ben 3 “soluzioni pronte” per il sistema elettorale ed un “pacchetto” di riforme istituzionali. Lui è certo che il PD si “accoderà” al modello elettorale che avrà avuto il “consenso più largo”, ma che, precisa, non diventerà legge “a colpi di maggioranza”. Di più.
    Insieme dovrà essere condiviso e quindi approvato l’intero suo “pacchetto” di riforme.

    E ancora.
    Renzi è altresì certo che fino a oggi “si sono perse occasioni su occasioni”.
    Visto che giocano “nella stessa squadra”, si sente obbligato a dare una mano “perché Letta governi bene”.
    Ecco allora quel piano di lavoro (da lui “dettato”) che il governo dovrà “eseguire” ottenendo i risultati assegnati, nei tempi indicati. Letta, “se vuole”, può cambiare (chissà come?) dei membri del governo dato che, conclude Renzi, “se si logora” è perché governa male.

    Postilla.
    Questo è parlar chiaro. Così si dimostra come “volendo” le cose si possono fare.
    Se poi non funziona c’è sempre un’altra possibilità.
    Dichiararsi "incompresi" è tesi ricorrente in un Dossier Arroganza


  • paolo (---.---.---.3) 17 gennaio 2014 19:03

     "Lascia perdere l’etica ......... " è niente male ,complimenti .

    E non confondere l’etica che è un valore imprescindibile , con la purezza identitaria che non esiste , se non nella testa di qualche sciagurato.
    I tuoi timori sulla resurrezione di Silvio sono ingiustificati , a meno che non ci siano atti politici , proprio come quello che vuol fare Renzino in questo caso , a favorirla .
    Questo governo ha tutti i numeri per provare a fare quello che è stato chiamato a fare . Punto .Quindi Renzi lasci perdere i " massimi sistemi " e punti a favorire questo risultato , senza cercare intese con chi non ha dignità istituzionale.
    ciao


  • (---.---.---.230) 20 gennaio 2014 04:31

    vediamo se sei in grado tu di restare ai fatti, anzichè parlare per ideologia.
    Se ci sono tre partiti intorno al 30%, e assolutamente non disposti ad allearsi, quale sistema elettorale può garantire un governo? Nessuno, o peggio, un maggioritario ancora peggiore del Porcellum che è incostituzionale proprio perchè dà un premio di maggioranza assolutamente fuori misura.
    Se per incapacità di fare il loro mestiere i politici puntano tutto sulla demonizzazione dell’avversario, quello è un problema POLITICO, non di sistema elettorale, e se non si risolve quello, è assolutamente inutile parlare di riforme.
    Quindi Renzi sbaglia due volte: la prima perchè discute con un pregiudicato per reati contro lo stato, addirittura di riforme costituzionali, la seconda perchè non c’è nessun motivo per farlo.
    E visto che adesso nel PD comanda Renzi, piantatela voi seguaci di dire che chi lo contrasta è per l’oligarchia piddina. Oggi l’oligarca è lui, la recita dell’oppositore ai poteri forti non funziona più


    • (---.---.---.230) 20 gennaio 2014 04:33

      ovviamente questa risposta era al tizio del 17 che dà del tu al blogger senza nemmeno firmarsi e lo accusa (come se fosse una colpa) di essere un ex-comunista (il che la dice lunga sulla "non ideologia" dei renziani)


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