(---.---.---.164) 13 novembre 2013 18:40

Personalmente non credo che qualcosa di così profondamente radicato nel tessuto sociale ed economico italiano, come il capitalismo familistico, possa sparire solo cambiando il sistema elettorale; in quanto all’intrusione dei politici nell’apparato produttivo, mah, mi chiedo fino a che punto sia possibile, ma soprattutto fino a che punto gli italiani facenti parte dell’apparato produttivo lo desiderino davvero.


Cambiare i nostri politici con persone più serie, più oneste eccetera, sarebbe un bel passo avanti, certo; ma è possibile farlo davvero, farlo in pianta stabile ?
Ho la sensazione che siano troppe le persone "comuni" (non i politici) che, una volta eletti dei politici come si deve, dopo poco tempo si stuferebbero e finirebbero per rimpiangee, e rivotare, qualche imbroglione.


Insomma, cambiare i politici okay, ma bisognerebbe cambiare anche la classe imprenditoriale, cambiare usi e costumi dei funzionari, cambiare in pratica la forma mentis e i comportamenti di milioni di italiani ! Non è impossibile, ma è molto difficile.


In quanto a Renzi, non mi sento di dare un giudizio definitivo: ha certamente delle qualità, non credo che sia "il nulla", penso che la sua linea politica sia ancora un po’ ondivaga perchè deve prendere le misure; Renzi sa bene che alla fin fine per vincere, deve avere i voti, come ha detto l’amico sopra, il suffragio è universale.


Di certo con Renzi potrebbe essere più semplice battere Berlusconi alle urne, forse Renzi è l’unico che possa davvero farcela. E di sicuro (per me) prima ci liberiamo di Berlusconi e dei suoi sodali politici, meglio è, perchè non è possibile che una nazione di 60 milioni di anime sia bloccata dalle vicende di un solo uomo, per giunta ormai 77enne. E questo dovrebbero capirlo anche i suoi sostenitori.


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