paolo (---.---.---.49) 7 ottobre 2013 10:49

E’ esattamente quello che dicevo ,le responsabilità primarie sono certamente di una classe dirigente di sinistra che non ha assolto alla sua funzione .Ma l’elettorato non va sempre assolto perché sono gli elettori che determinano , con il loro voto , la qualità di una classe dirigente . La dimostrazione l’hai avuta con la progressiva perdita di consensi della sinistra che oggi ha raggiunto i minimi storici .In altre parole gli elettori hanno punito proprio tutte le manchevolezze che tu hai elencato e se oggi sta emergendo una nuova generazione di politici di pseudo "sinistra " (ormai l’epoca dei massimalismi ideologici è finita) è proprio perché ciò è avvenuto , altrimenti eravamo ancora con Veltroni ,Fassino ,Finocchiaro e compagnia bella, per non andare al Turigliatto di turno .

Insomma io non sono totalmente d’accordo con Giuseppe Dama che coglie certamente un aspetto vero , ma non è tutta la verità ;è una verità del 1971 ,quando l’elettore era al traino culturale della classe dirigente e non aveva gli strumenti informativi sufficienti , ma da allora il mondo è cambiato radicalmente . Oggi è la qualità degli elettori che determina principalmente la qualità di una classe dirigente , senza ovviamente escludere anche il viceversa in forma sinergica .

Quello che sta avvenendo nella "destra " è la dimostrazione plastica di quello che dico . Un pessimo elettorato ha prodotto una pessima classe dirigente che ha sua volta ha pessimamente educato i propri elettori ,in una sorta di loop perversa che forse in questi giorni sta trovando una via d’uscita ,anche se è ancora presto per dirlo .

Se in Germania ci si dimette per aver copiato una tesi di laurea o per avere avuto pagata una cena da 700 euro , mentre in Italia non basta una condanna penale definitiva a 4 anni ma bisogna fare una legge ad hoc ,che poi deve passare al vaglio di una Giunta ,che poi deve passare al vaglio dell’Aula , non credi che in tutto questo c’entri la qualità complessiva del cittadino elettore ?
ciao


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