![Fabio Della Pergola](/squelettes_v12/images/grey.gif)
Mancano dati per fare gli “scienziati”.
1) Quanto territorio - interno alla linea verde - è
effettivamente occupato dalla colonizzazione ? Quanto ’scambio di territorio’ è
stato ritenuto necessario ad esempio dai negoziatori degli accordi informali di
Ginevra ? L’1 %, il 2%, il 5 ? Mi sembra di ricordare che questa fosse, più o
meno, la parte di territorio “palestinese” soggetta a scambio con altrettanto
territorio israeliano nel caso di un accordo definitivo (le virgolette sono
necessarie perché i confini del ’67 non sono mai stati confini, ma solo una
linea di armistizio del conflitto del ’48 che i paesi arabi hanno scatenato,
non riconoscendo così i confini stabiliti dalla delibera dell’ONU; quindi
definire “palestinesi” i territori interni alla linea verde è discutibile
mancando un accordo sui confini stessi: chi ha stabilito che quella specifica
colonia, ad esempio, sia su territorio palestinese se non si sa dove inizia il
territorio palestinese ?)
2) Inoltre: pulizia etnica significa che corrispondentemente all’incremento dei
colonizzanti si evidenzi un decremento della popolazione indigena, spinta ad
andarsene. Magari lento, ma costante. Di quanto è diminuita la popolazione
palestinese nella West Bank dal 1973 ad oggi ? Naturalmente sappiamo tutti che
molti sono rifugiati all’estero, ma non le sto chiedendo quanti sarebbero oggi
i palestinesi se non ci fossero state le guerre del ’48, ’67 e ’73 (che
peraltro Israele ha subìto), ma di quanto è effettivamente diminuita la
popolazione presente dopo quelle guerre, in termini assoluti ?
A me risulta che uno dei motivi ‘forti’ dell’opposizione israeliana
all’occupazione della WB stia proprio nell’aumento demografico arabo, maggiore
di quello ebraico.
Di fatto la popolazione palestinese è aumentata di sette volte dal ’48 ad oggi. Da 1.4 milioni nel 1948 a 10,5 milioni, di cui almeno la metà vive tuttora in WB e Gaza (oltre ad un milione abbondante che vive in Israele). Come si concilia quindi l’aumento vistoso di popolazione con l’idea di ‘pulizia etnica’? Si direbbe che, al contrario, sia evidente un aumento di popolazione in parallelo con l’aumento di coloni. In altri termini che l’aumento di coloni non impedisca affatto l’aumento di popolazione araba. Quindi ? Come la mettiamo con la ‘pulizia etnica’ ?
Quindi se ’pulizia etnica’ è una definizione non sostenibile dai numeri, quali sono le opzioni che restano in piedi se non le due ’classiche’ di stato binazionale o due stati separati ? E qui torna il ’dibattito’, dal momento che i ’fatti’ presentano delle incongruenze. Chi vuole lo stato binazionale e chi, davvero, l’opzione a due stati ?
3) Tanto per chiarire ed evitare malintesi; personalmente
sono apertamente favorevole agli accordi di Ginevra.
Fine (dal momento che commento
non è lo stesso che dibattito).
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