(---.---.---.134) 20 dicembre 2013 16:38

Assolutamente contrario ad una svolta presidenzialista. Casomai si dovranno rivedere alcuni meccanismi che regolano il funzionamento di QUESTA repubblica parlamentare. Si potrebbe creare la figura di un Primo Ministro che scelga e nomini direttamente i suoi collaboratori (ministri,sottosegretari) e magari sollevarli dall’incarico per gravi motivi (negligenza,reati, condanne definitive, incapacità...) su richiesta del parlamento.
Ridurre anche gli anni di Presidenza della Repubblica da 7 a 5 o anche a 4, abolire la facoltà di concedere Grazie e abolire il comando per il PdR delle forze armate.

Come si vede ci sono modifiche da effettuare pur restando un Repubblica parlamentare, una sola cosa non condivido, il fatto di trasformare l’ordinamento istituzionale in una monarchia che è l’esatto contrario della meritocrazia in quanto, in quest’ultimo ordinamento, il capo dello stato non è eletto per bravura o meriti, ma si succede automaticamente senza che il figlio del re abbia maturato esperienze e meriti indiscussi, insomma una baronia al vertice dello stato.

L’Italia nacque Monarchica perchè i savoia avevano finanziato e guidato il processo risorgimentale che portò al coronamento di un vecchio sogno sabaudo: la conquista del regno delle Due Sicilie e tra l’altro c’è da ricordare come V.E.II non cambiò il suo nome e il numerale dato che nessun monarca in Italia aveva mai portato un nome uguale. V.E.II rimase col suo nome di re di sardegna mentre sarebbe stato opportuno modificarlo in "Eugenio" o "Tommaso" al momento della sua ascesa a re d’Italia e anche lo Statuto rimase tale e quale dimostrando che più di una unificazione si trattò di una vera e propria piemontesizzazione.

I savoia non sono stati una grande dinastia, una carta costituzionale all’avanguardia era quella della Repubblica Romana del 1849 promulgata da Saffi e Mazzini, democratica e repubblicana, lo Statuto divenne carta straccia dopo le leggi fascistissime di Mussolini e il re "sciaboletta" ridotto (!) a semplice firma-leggi tra cui le leggi ebraiche del 1938. Vade retro, savoia!


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