(---.---.---.95) 15 maggio 2013 21:47

Ho apprezzato, egregio Sig.Giannuli, la sua misura nell’analisi della situazione, e la sua onesta esposizione. Tuttavia mi permetterei di farle modestamente notare alcune falle nei suoi ragionamenti.

1. Intanto lei ha completamente trascurato l’aspetto etnico, che è un elemento fondamentale dell’identità di un popolo. Tabù forse? E perchè dovrebbe esserlo, per timore di razzismo o di accostamenti al nazismo? Liberiamocene se siamo di mente aperta ed equilibrata. Se il nazismo, questa mostruosità, non fosse esistito, oggi si parlerebbe tranquillamente di tali temi senza paure, sensi di colpa, o bisogno di autopunizione (che è ciò di cui siamo vittime e che ci sta distruggendo). Parlare di razze ed etnie non è nè proibito nè negativo, in sè, e se è vero che una comunità tanto più è tale qanto più i suoi componenti hanno cose in comune (sta proprio nell’essenza della parola), si deve riconoscere che l’elemento etnico è fondamentale e dovrebbe anch’esso essere preservato.

2. Nel finale lei fa una considerazione di carattere elettorale, ma le pare onesto che un uomo di idee, una persona eccezionale sulla cui, diciamo così, "ideologia" è nato dal nulla un Movimento, debba e possa piegarsi, e rinunciare al suo pensiero, per timore di perdere voti, o di votare allo stesso modo di altri partiti "non simpatici"? Le pare che il pensiero di un uomo straordinario come Grillo, come ce ne sono pochi, debba così soggiacere a strategie elettorali e a calcoli opportunistici? Le pare che ciò faccia parte del contenuto rivoluzionario del Movimento che lui ha creato, basato sui valori della franchezza e della verità nel rapporto tra rappresentati e rappresentanti?!

3. La sua frase "persone che, ci piaccia o no, ormai sono italiani come noi." Le riconosco l’apertura alla possibilità che ciò non ci piaccia, e questo è già una rarità, e ulteriore motivo da parte mia di stima nei suoi confronti. In effetti non ci piace affatto osservare il nostro popolo scomparire, sostituito in un attimo di storia da un non-popolo multitutto e indistinguibile da qualsiasi altro europeo, un altro popolo "americano", il "popolo unico" uguale dappertutto, una massa di individui sempre più slegata e senza comunità, cui ci hanno drammaticamente condannato a trasformarci. Non ci piace constatare che stiamo assistendo alla fine del popolo italiano. Dobbiamo, "che ci piaccia o no" accettare questa terribile sorte senza batter ciglio?! No, Sig.Giannuli, ciò che sta accadendo non ci piace, non ci piace affatto! E in che modo sfogherà questo nostro terribile dis-piacere nel vedere scomparire il nostro popolo, è difficile dirlo. Ma ciò che sta accadendo non ci piace! 

4. Questi "immigrati", in realtà veri invasori del nostro paese, perchè si deve parlare di invasione quando una immissione di qualcosa in un altra distrugge quest’ultima, non sono e non saranno mai italiani, perchè non ci si immette dentro un popolo che è tale per storia comune e discendenza da secoli, in cui, se non la totalità delle persone, la stragrande maggioranza, sono discendenti dei loro padri italiani e dei loro nonni italiani e dei loro bisnonni italiani e così via, pensando di poterne far parte solo per il fatto di andare a vivere nella sua terra e patria. Non basta. Non basta vivere in uno stesso territorio per fare un popolo. Non basta andare a vivere a casa di altri per diventare membro della loro famiglia. Si è sempre un’estraneo. Questo prima o poi riemergerà, ed io temo drammaticamente. Il "nucleo estraneo", per usare la sua definizione, ci sarà sempre, anche senza metecìa, è l’obiettivo dell’"impero" del resto. Lo scopo che l’impero capitalistico globale vuole raggiungere attraverso questo fenomeno inaudito che ci sta costringendo a subire, da esso programmato voluto e sostenuto, è appunto, oltre a quello di avere abbondante manodopera a basso costo e pretese così da distruggere tutte le faticose conquiste dei nostri lavoratori, di disintegrare le comunità locali e nazionali per dominarle meglio.

5. Io sono iscritto al M5S, l’ho votato, e sono totalmente d’accordo con le posizioni di Grillo sullo ius soli e sulla cosiddetta immigrazione (in realtà un’invasione come già evidenziato), e , mi creda, c’è molta più gente di quanto si immagini a pensarla come noi. E’ solo che sono repressi, additati, colpevolizzati, e dunque molti di loro hanno paura a rivelarsi, a esternare i loro pensieri, a tirar fuori ciò che hanno dentro. Ma sono tanti, molti di più di quanto si creda.

Con stima, la saluto cordialmente.
(con l’occasione mi permetto di suggerirle la Pagina FB "Di sinistra e antirazzista, ma contro l’invasione straniera": http://www.facebook.com/pages/Di-si...


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