(---.---.---.117) 30 aprile 2013 17:38

Bravo Paolo, un bel de profundis per una sinistra che in 57 anni di repubblica è servita a poco o nulla. Una sinistra che mai riesce a raggiungere il governo e per farlo una volta e mezzo deve nascondersi dietro il democristiano Prodi.

Una sinistra che in questi anni di repubblica ha avuto quattro o cinque leader uno più disastroso dell’altro: Togliatti, Berlinguer, Craxi, Occhetto, Bersani, tutti e cinque sono il simbolo di sconfitte disastrose. (uno, Craxi, ha distrutto letteralmente un partito glorioso che aveva oltre 100 anni di storia)

Una sinistra che a ogni sconfitta si autoassolve facendo circolare l’opinione sommessa ma tenace che sono gli italiani (almenonella maggioranza) che sono cattivi e votano i cattivi.(una tesi cara anche a te Paolo)

E anche adesso, dopo una batosta clamorosa (ma dove mai si è visto in Europa occidentale che alla sconfitta del partito al governo non corrisponda la vittoria dell’opposizione. Solo in Italia al crollo di Berlusconi accade che vince un comico rancoroso e pasticcione e non l’opposizione, e lo stesso responsabile del disastro risorge e comanda) nessuno che si ponga la semplice, elementare domanda : ma dov’è che si sbaglia? perché accade questo?

Non solo nel PD non si è aperto alcun dibattito sulle cause di questo ennesimo e prevedibile disastro, ma si comincia a ipotizzare un reggente al posto di segretario dimissionario che è la quinta essenza del burocrate che sa parlare solo in politichese, come Bersani, ma con l’aggiunta che a guardarlo si resta esterrefatti dalla sua aridità : Epifani.

Ma cosa aspetta Renzi a uscire fuori da questi falliti e a rifondare un partito democratica e di sinistra capace di porsi agli italiani come forza vera di governo innovativo.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito