GeriSteve (---.---.---.96) 19 aprile 2013 14:17

Ciao Paolo,
l’articolo io lo avevo scritto lunedì, prima che sorgesse la candidatura-inciucio di Marini, quindi prima della grande rivolta e prima che il PD si ricompattasse su Prodi, ma Agoravox se lo è tenuto fermo fino ad ora, per cui oggi appare piuttosto fuori del mondo. Eppure....
Eppure nel frattempo la mia lettera ai parlamentari di centrosinistra ha avuto dei riscontri, anche se non tutto è andato come io speravo.
Certo, se al momento il PD si sente in grado di far passare Prodi non c’è spazio per candidati fuori partito, ma ci sono tre aspetti che rendono possibile una svolta:
- la rivolta durissima dei militanti PD, che ha respinto l’inciucio; si dice che sia stata una rivolta generazionale, ma a me è sembrata una rivolta globale e irreversibile;
- la candidatura Prodi potrebbe non trovare sponda a destra, per cui il PD si troverebbe costretto (suo malgrado!) a guardare a sinistra.
- Bersani ha provato a suicidare il PD e certamente è riuscito a suicidare se stesso, per cui il PD e tutti noi ci siamo liberati dal peso di un Bersani candidato premier: c’è bisogno di un altro candidato e, se il PD propone Rodotà sa che sarebbe difficile per il M5S tirarsi indietro.

Certo, come tu dici, gli argomenti razionali non fanno presa in questa politica irrazionale, ma io ho ancora una certa speranza nella "razionalità delle cose e dei fatti": la realtà ha una sua intelligenza intrinseca, malgrado tanti fessi in circolazione.

Quello però che mi preoccupa non è soltanto la stupidità della dirigenza PD, ma la sua totale chiusura al mondo esterno a se stessa.
Mentre B , supportato dai suoi professionisti pubblicitari è attentissimo a cosa vorrebbe la gente e prontissimo a prometterglielo (dal milione di posti di lavoro alla restituzione dell’IMU) la dirigenza PD, fedele ai principi del centralismo cosiddetto democratico, non sa e non vuole sapere cosa vuole la gente, non sa e non vuole sapere cosa vogliono i suoi elettori, non sa e non vuole sapere nemmeno cosa vogliono i suoi militanti tesserati (costretti a bruciargli sul naso le tessere) e non sa e non vuole sapere perfino cosa vogliono i parlamentari che ha fatto eleggere: per saperlo deve contare le sconfitte.

Come vedi, io credo che ci sia spazio per sperare in una svolta positiva, senza bisogno di essere degli idioti illusi.

Geri


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