(---.---.---.129) 1 settembre 2012 20:02

Controcanto >

Angela Merkel deve “temporeggiare” fino al giudizio della Consulta tedesca sulla conformità del Fondo salva-Stati. Fondo da non dotare di “licenza” per l’acquisto di titoli di Debito sovrano.
Punta quindi a “sostenere il lavoro di Draghi” ed a “rinviare” possibili richieste di aiuti finanziari in funzione anti-spread.
Per questo non lesina a Monti parole di fiducia.
Definisce “impressionante” la sua agenda di riforme e si dichiara convinta di un calo dello spread per la nostra capacità di “farcela da soli”.

E Monti?
Non perde l’occasione di farLe eco rimarcando i “progressi significativi” compiuti e “riconosciuti” anche dai mercati con il tasso dei Bot tornato sui valori di marzo. Quando la Bce “iniettava” alle Banche centinaia di miliardi all’1%.
A Monti basta che il tasso dei Btp decennali stia sotto il 6%. Condizione base per non dover firmare la “lettera d’impegni” di uno scudo anti-spread.

Ecco la nota d’accordo.
Nonostante il differente quadro economico della Germania a Monti non giova cambiare lo spartito di una Merkel che consente a Draghi di “calmierare” i mercati con i suoi strumenti “non convenzionali”.
Finchè dura meglio intonare un “duetto” a mo’ di Pantomima e Rimpiattino


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