giovedì 26 novembre 2009 - Carla Atzeni

Un amore da 3.5 milioni di euro

Veronica Lario chiede un mantenimento record all’ex marito Silvio Berlusconi.

Si sono conosciuti quasi trent’anni fa al tatro Manzoni di Milano; lei, Veronica Lario, era la protagonista dello spattacolo (il "Magnifico cornuto"), lui, Silvio Berlusconi, uno spettatore che, ammaliato dalla sua bellezza, non pote’ far a meno di raggiungerla in camerino alla fine della piéce.
 
Fu amore a prima vista; un amore inizialmente clandestino, visto che lui era sposato con Carla Dell’Oglio, madre dei primi due suoi figli Maria Elvira (Marina) e Piersilvio.
 
Per poter stare vicini la nasconde in un’ala segreta della Fininvest e nel 1984 lei, all’anagrafe Miriam Bartolini, rimane incinta. Nascerà, sempre nel segreto più assoluto, Barbara Berlusconi.
 
L’anno dopo arriva il divorzio di Berlusconi dalla prima moglie, e l’amore con Veronica viene ufficializzato. Nasceranno altri due figli: Eleonora, nel 1986, e Luigi, nel 1988.
 
Veronica e Silvio coronano il loro sogno d’amore col matrimonio, nel 1990, ma la vita coniugale non sarà tutta rose e fiori. Iniziano a circolare nel 2002 le voci di una relazione extra coniugale tra Veronica e il filosofo Massimo Cacciarri. Voci che non rimangono all’interno delle mura domestiche, come vorrebbe il buon gusto, ma che proprio Berlusconi prontamente spiattella al pubblico nientepopodimenoche durante una conferenza stampa internazionale, alla quale era presente anche il primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen.
 
Il matrimonio però non crolla e si arriva al 2007, quando lei, ferita, attraverso un giornale, la Repubblica, dichiara apertamente il suo risentimento per le dichiarazioni del maritorivolte a Mara Carfagna ("...Se non fossi già sposato la sposerei subito") e chiede a lui pubbliche scuse, che puntualmente arrivano sotto forma di dichiarazione d’amore. Le pubbliche scuse non gli hanno impedito, però, di ingaggiare l’allora showgirl nel suo gabinetto appena ne ha avuto la possibilità.
 
L’ultimo capitolo di questo tormentato matrimonio viene scritto nella primavera del 2009, quando circola la notizia della presenza del premier alla festa di compleanno di una diciottenne campana e il PDL candida, per le elezioni europee, una ventina di bellezze provenienti dal mondo della tv.
 
E’ di nuovo lei a prendere la parola e a dichiarare all’Ansa di sentirsi una vittima, e non una complice, di questa situazione. Dice: "Qualcuno ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell’imperatore. Condivido, quello che emerge dai giornali è uno ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere". Dice la sua anche sulla festa di compleanno a cui a partecipato il marito: "Cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo compleanno dei suoi figli pur essendo stato invitato".
 
Pochi giorni dopo lei annuncia l’intenzione di voler chiedere il divorzio; la goccia che ha fatto traboccare il vaso, forse, sono state le ultime indiscrezioni sulla festa di compleanno di Noemi Letizia, che lascerebbero intuire una frequentazione assidua tra la giovane e il premier.
 
Il più recente aggiornamento sul divorzio risale a questa mattina: durante la causa di separazione con addebbito a carico di Silvio Berlusconi, lei avrebbe chiesto 3.5 milioni di euro come mantenimento.
 
Lui, che secondo fonti del Corriere della Sera, avrebbe già versato sul conto di lei una cifra tra i 60 e i 70 milioni di euro e avrebbe dato la sua disponibilità a lasciarle la Villa Belvedere, non ci sta e offre al massimo 300 mila euro.
 
Gli avvocati del premier, sorpresi, espromono subito il proprio disappunto riguardo le indiscrezioni sulle cifre pubblicate dal Corriere, dichiarando che le separazioni vanno sempre trattate con riservatezza: "Trovo disdicevole che escano queste notizie che non giovano ad arrivare ad una separazione consensuale", dice Ippolita Ghedini, avvocato matrimonialista.
 
Intanto da Veronica non arriva altro se non il silenzio, la volontà di far rimanere privata questa siruazione: né smentite né conferme.
 
Ancora segreto il tribunale presso il quale è stato depositato il ricorso di separazione.
 



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