venerdì 6 novembre 2009 - paolodegregorio

L’acqua in mano ai privati

 

Ecco il meccanismo che consegna un bene pubblico ai profitti dei privati:

 - con la complicità degli amministratori comunali, le società municipalizzate hanno lasciato marcire i sistemi di distribuzione senza manutenzione e senza innovazione con il risultato di forti disservizi e oltre il 50% dell’acqua perduta per dispersione della rete

- in zone dove la mafia è proprietaria di pozzi privati si sabota o si devia il flusso dell’acqua pubblica per costringere la gente a rifornirsi a pagamento dalle cisterne private, con taniche da trasportare faticosamente in casa

- in molte zone del Sud Italia, in estate, l’acqua arriva pochi giorno alla settimana, da anni, e ciò convince la popolazione che il ricorso all’efficienza dei privati è indispensabile

- la sorpresa sarà la bolletta, che sicuramente sarà salata

- come al solito, si ricorrerà alla ambigua forma di società mista, pubblico-privata, dove i profitti andranno ai privati e le perdite saranno addossate alla parte pubblica.

Nella Sanità abbiamo assistito allo stesso scempio: le ricche convenzioni, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, con i privati, ospedali del Vaticano compresi, che gonfiano le prestazioni o se le inventano, corruzione politica, sabotaggio o lentezze estreme per avere prestazioni diagnostiche o interventi negli ospedali pubblici a vantaggio delle cliniche private.

Questi sono i regali di una classe politica inefficiente, incapace, corrotta.




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