martedì 20 ottobre 2009 - Professional Consumer

Che idea Ikea

In quel d’Italia Ikea geme. Geme dal piacere pari pari a noialtri quando s’entra da loro.

 

Entro, giro, guardo, vago; mentre sbircio divago.

Mobili, mobili ed immobili; fiori, cera, tappeti, vasellame; pure jambon, formaggio e guanciale.

Ecco si guanciale, reti, materassi: un sogno per il mio sonno che ha bisogno di dormire.

“Cuscini Gosa”, appunto, tre per dormire: sul fianco, sulla schiena, a pancia in giù.

Che idea Ikea, prende un bisogno lo fa in tre.

Lo veste di prodotto: tre prodotti.

Prende il prezzo: lo triplica.

Acquisto il mio dormire.

Mi addormento supino con la testa sul cuscino poi mi volto; è la volta del secondo cuscino; ancor più in là mi giro, terzo cuscino e ancora mi rigiro, riprendo il primo cuscino poi ancora il secondo poi il terzo: uno sballo.

C’è merce nuova sul mercato: notti insonni per consumare pure di notte.

Orsù clienti di tutto: quel sonno si fa in tre.

Utile per gli utili di Ikea, profitti per i capi, per il codazzo stipendi; quelli del fisco fischiettano, sale il PIL.

Io consumante già privo di contante lo chiedo a Dante; quel participio di Dare ha chiuso, già non da’ più.

Chi dorme arranca, ha speso troppo e male per notti insonni.

Eccesso di offerta, reddito insufficiente, debito, credito chiuso; un film già visto: la crisi economica.




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