lunedì 11 gennaio 2010 - UAAR - A ragion veduta

“Avvenire” contro la candidatura Bonino: “deriva laicista”

Il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire ha preso ieri posizione in merito alla candidatura di Emma Bonino a presidente del Lazio. Un articolo di Sergio Soave ha definito il tentativo della leader radicale “un’incursione per diventare il punto di riferimento dello schieramento di sinistra – nel suo caso sarebbe un po’ improprio parlare di centrosinistra – nel Lazio e non solo”. Una candidatura, ha proseguito Soave, che “si connota per il suo significato laicista”. Il PD, appoggiando Bonino, rischierebbe “di essere risucchiato su posizioni laiciste”, al punto che “l’emorragia di esponenti cattolici e moderati” si potrebbe ulteriormente incrementare. A forza di rinvii e indecisioni”, conclude l’articolo, “il secondo partito italiano rischia di farsi dettare dall’esterno posizioni, scelte e persino derive”.

Il pezzo contiene anche un monito all’UDC: per la quale, scrive Soave, il problema “diventa sempre più manifestamente quello della coerenza del proprio profilo di forza moderata e cristianamente ispirata”, e non può pertanto scegliere a cuor leggero di allearsi con il PD in alcune regioni.



2 réactions


  • aellebi aellebì (---.---.---.51) 11 gennaio 2010 15:26

    Certo, siamo alle solite, per i talebani vaticani non esistono ’laici’ (che non sono semplicemente ’non credenti’, ma sono non teocrati, perché, per esempio Marino, del PD, è un ottimo esempio di laico credente nel cattolicesimo)...


  • Maria Rosa Panté Maria Rosa Panté (---.---.---.183) 11 gennaio 2010 17:45

    L’Avvenire dica quello che deve secondo la logica dei vescovi, l’importante è che il PD sappia che alla fine i cattolici italiani per lo più difendono la laicità. I meno laici non sono né la chiesa (paradossale vero?), né i cittadini, ma i partiti politici.


Lasciare un commento