lunedì 14 gennaio 2013 - Riccardo Noury - Amnesty International

Vietnam, condannati 13 attivisti cattolici

 

Il 2013 è iniziato in Vietnam così come era terminato l’anno precedente: con un processo politico nei confronti di un gruppo di dissidenti, conclusosi con dure condanne al carcere, da tre a 13 anni.

Il processo si è svolto nella provincia di Nghe An, l’8 gennaio.

I dissidenti finiti in carcere sono 13 attivisti di fede cattolica, giudicati colpevoli di aver svolto “attività finalizzate al rovesciamento del governo”. La condanna nei confronti di un quattordicesimo imputato è stata sospesa.

Amnesty International ha definito la sentenza “uno schiaffo alla giustizia” e l’ennesima prova di quanto esprimere pacificamente il dissenso in Vietnam sia praticamente impossibile, neanche con la musica.

I 14 attivisti erano stati arrestati nel 2011 per il loro presunto rapporto con Viet Tan, un partito politico che ha sede negli Usa e considerato dalle autorità vietnamita un gruppo terrorista nonostante si limiti a chiedere riforme politiche in modo del tutto pacifico.

Del gruppo di condannati fanno parte blogger, studenti, attivisti di base e sostenitori del prigioniero di coscienza e blogger Cu Huy Ha Vu (nella foto), in carcere dall’aprile 2011 per “diffusione di propaganda contro lo stato”, in realtà autore di articoli online in cui chiedeva l’adozione di un sistema multipartitico.

Alla fine del 2012, la Corte suprema vietnamita aveva confermato le condanne di altri tre blogger.




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