lunedì 12 luglio 2021 - Marco Barone

Via D’Annunzio dalle nostre città. Meglio dedicare le vie al fiumano Riccardo Zanella come atto d’amicizia verso Fiume

D'Annunzio con i suoi 500 giorni di dittatura ha distrutto il tessuto socio economico e culturale della città di Fiume. Il suo pensiero antislavo, formulato anche in alcuni versi dal chiaro tenore razzista contro i popoli slavi, i metodi adottati dai legionari a Fiume, il suo militarismo ed irredentismo reazionario hanno favorito la discesa del fascismo nel confine orientale.

 In Italia vi sono centinaia di vie e piazze intitolate a questo personaggio per ragioni politiche. A Trieste addirittura è stata eretta una statua per celebrare l'occupazione di Fiume. Una delle prime vittime del dannunzianesimo a Fiume fu l'autonomista Riccardo Zanella. Nella città di Fiume ai piedi del palazzo del Governatore, è stata intitolata una piazza a Riccardo Zanella. Zanella ha sempre difeso l'autonomismo fiumano e l'identità anche italiana della città. Contrariamente a D'Annunzio che con la sua occupazione antislava impose con la forza i primi processi di italianizzazione forzata che nel tempo si ritorceranno contro proprio l'identità italiana della città. Eletto al parlamento nel 1905, fu un grande autonomista, podestà nel 1914, poi ostile ai dannunziani perchè la loro "impresa" era liberticida e soprattutto comprometteva l'autonomia della stessa città, tanto che si arrivò ad uno sciopero generale nel 1920 contro il tentativo che era in atto finalizzato a compromettere l'autonomia di Fiume per farla scivolare verso il Regno d'Italia. Quando vennero scacciati i dannunziani da Fiume si illuse che l'autonomia potesse essere difesa, ma il colpo di stato nazionalista del '22, mosso dal legionario e fascista Giunta, lo costrinse all'esilio. Fu una delle prime vittime eccellenti del fascismo del confine orientale. Pertanto è arrivato il momento di fare giustizia anche attraverso i nomi dei luoghi. Cancellando le vie e piazze dedicate a D'Annunzio per intitolarle a Riccardo Zanella come atto di amicizia e rispetto verso la storia della città di Fiume. Celebrando D'Annunzio per l'occupazione fiumana non si costruiscono ponti ma gravi atti di inimicizia.

mb

Foto: Wikimedia




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