domenica 24 marzo 2019 - Marco Barone

Vent’anni dai bombardamenti in Serbia. E la grande bugia dell’Europa da 70anni in pace

Dalla Comunità Europea del Carbone e dell'acciaio del 1952, passando dalla Comunità economica europea del 1957 alla Comunità Europea del 1992, per arrivare all'Unione Europea del 2007, al progetto degli Stati Uniti d'Europa, con il sovranismo europeo, il passo è più breve di quanto si possa immaginare.

L'Europa corre nella direzione, salvo una dissoluzione epocale, di diventare lo specchio, nel vecchio Continente,del proprio figliastro, gli Stati Uniti d'America. E si ripete, quasi come un mantra, che da quando esiste l'Europa unita, c'è stata la pace. Questa è una grande bugia.

Perché l'Europa, attraverso alcuni dei Paesi che risulteranno essere fondatori come Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, i Paesi Bassi: avranno un ruolo, insieme ovviamente ad altre realtà, a partire dagli Stati Uniti d'America, dall'Inghilterra nei bombardamenti di Belgrado, della Serbia, che determineranno una strage, distruzione, una devastazione enorme, i cui effetti, a causa del presunto uranio, come si denuncia in Serbia, i bambini li pagano, in modo atroce, ancora oggi.

Attacco avvenuto senza il permesso dell'Onu e non votato da tutti gli stati appartenenti alla NATO. Si ricordano con estrema lucidità, soprattutto quando oggi il territorio è sorvolato da aerei in fase di addestramento,gli aerei che sorvolavano la Venezia Giulia per recarsi verso Belgrado.

Per bombardare Belgrado. L'Italia avrà un ruolo di primissimo ordine in quella guerra. In termini di mezzi, di costi, una enormità di miliardi e miliardi di vecchie lire, e politici.Una pagina nera e vergognosa dell'Europa, di alcuni Paesi fondatori dell'Europa.

Pagina che va ricordata a dovere a partire dalla richiesta di scuse alla Serbia per quell'attacco ingiustificabile. Le cui vittime ancora oggi non si possono quantificare.

Dire che da quando esiste l'Europa, esiste la pace, è vero, ma non da 70 anni circa, ma da soli vent'anni.

Passando dalla guerra in Jugoslavia, la cui dissoluzione sembra non interessare l'Europa, seppur funzionale alla nascita della stessa Unione Europea, dal punto di vista politico, ai bombardamenti NATO in Serbia per mano di alcuni Paesi europei.

Auspicando che questo processo di pace possa durare, pur nella consapevolezza che con il ritorno dei nazionalismi certi venti potranno sempre ritornare ed il sovranismo europeo, rischia di essere ulteriore benzina sul fuoco di quel nazionalismo che oggi è ritornato con forza tra noi.

mb




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