giovedì 14 novembre 2024 - marina bontempelli

Venezia - Al Teatro Malibran, La vita è sogno

In una fase delicatissima della vita del Teatro La Fenice nella quale la città intera sta tentando di far sì che il governo riconosca al Consiglio di indirizzo il diritto di proporre al ministro il nome del nuovo sovrintendente, come prevede lo Statuto, si è conclusa la Stagione Lirica e Balletto 2023-2024 della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia.

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Teatro La Fenice, La vita è sogno

Al compositore veneziano Gian Francesco Malipiero l’onore, con La vita è sogno, opera che vide la prima rappresentazione lagunare ottant’anni fa.

Si tratta di tre atti e quattro quadri che come ebbe a dichiarare lo stesso Malipiero costituiscono una «parentesi lirica» nella sua produzione, che si discosta dalla abituale, connotata dal diffuso rifiuto delle convenzioni drammaturgico-musicali dell’opera ottocentesca.

Oltre alla musica Malipiero scrisse anche il libretto, operando una riduzione e la traduzione dal dramma filosofico-teologico spagnolo (1635) di Pedro Calderón de la Barca con alcune modifiche, prima fra tutte l’ambientazione che dalla Polonia e la Moscovia “sposta” Senza luogo né tempo. In un mondo di fantasia, ignorando i nomi dei protagonisti dell’ipotesto di Calderón de la Barca e aggiungendo tre madrigali su testi di Giovan Battista Marino che esprimono l’amore e la profonda conoscenza dell’opera di Claudio Monteverdi.

La composizione risale al 1941, vide la prima rappresentazione assoluta all’Opernhaus di Breslavia il 30 giugno 1943, ma arrivò nella città natale del compositore, Venezia, nell’aprile del 1944.

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Teatro La Fenice, La vita è sogno

Il nuovo allestimento vede la regia di Valentino Villa, che sceglie di privilegiare il concetto di sogno espresso nel titolo piuttosto che quello di fantasia presente nella didascalia iniziale, per cui lo spettacolo risulta un’astrazione onirica sostenuta dalla fosca scenografia di Massimo Checchetto costituta dal fluire di pannelli concavi che si giustappongono per isolare il recluso o mutare situazione, in piena coerenza con l’articolazione tipica della musica di Malipiero. A sottolineare l’atmosfera sinistra le luci parche e ben pensate di Fabio Barettin.

Elena Cicorella firma i costumi, unico rifermento alla Spagna secentesca di Calderón de la Barca.

La direzione musicale che coglie gli aspetti più raffinati della partitura di Malipiero è affidata a Francesco Lanzillotta che si conferma sapiente e rigoroso concertatore alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice.

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Teatro La Fenice, La vita è sogno

Il cast è di omogenea qualità in cui emergono Riccardo Zanellato, basso, che ricopre il ruolo del Re e Leonardo Cortellazzi, tenore, che dà voce e corpo al principe suo figlio. Perfettamente a suo agio quale Diana il mezzosoprano Veronica Simeoni, malgrado Malipiero avesse disposto una vocalità di soprano per il personaggio. Completano il cast adeguatamente Francesca Gerbasi interprete del ruolo di Estrella, Levent Bakirci, nel doppio ruolo di Don Arias e di uno della folla. Corretti gli interventi di Simone Alberghini, Clotaldo, ed Enrico Di Geronimo, il servo di Diana e uno scudiero del re.

Impeccabile il Coro del Teatro la Fenice preparato dal maestro Alfonso Caiani

Puntuali i movimenti coreografici pensati da Marco Angelilli per i mimi Francesco Napoli e Giuseppe Sartori.

Marina Bontempelli




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