lunedì 14 marzo 2022 - marina bontempelli

Venezia, 8 marzo: due appuntamenti al Centro di musica romantica francese

Nella Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne il Palazzetto Bru-Zane ha acceso una luce di cultura, pace e speranza con una conferenza e un concerto pianistico.

JPEG - 55.8 Kb

Ad accoglierci è Monique Ciola, musicista dalla personalità poliedrica e relatrice della conferenza Quando le donne si misero a comporre , che precede il concerto Il campo del possibile , brani per pianoforte solo di Morel, Sohy Bonis.

Ciola introduce la sua relazione informandoci subito che le donne hanno composto musica fin dalla notte dei tempi, partecipando alla ritualità legata al ciclo delle stagioni o alla Madre Terra e sottolineando come i pregiudizi e gli impedimenti sociali, non la mancanza di talento, hanno fatto sì che la carriera musicale per le donne sia stata nel tempo ostacolata e inibita. Nell’ambiente musicale, per esempio, il vantaggio di essere maschi ha indotto le donne ad usare addirittura uno pseudonimo maschile nella speranza di veder riconosciuto il proprio lavoro in concorsi, ammissioni, audizioni e tuttora i pregiudizi riguardo le direttrici d’orchestra impoveriscono la nostra musica e la amputano di una importante opportunità.

Se teniamo inoltre presente le parole di Kaija Saariaho, Leone d’oro alla carriera alla Biennale 2021, secondo cui “Per comporre ci vuole tempo” risulta straordinario e quasi miracoloso che due delle compositrici del concerto della serata, Melanie Bonis e Charlotte Sohy, la prima ebbe tre figli e ne acquisì altri cinque del precedente matrimonio del marito e la seconda ne mise al mondo sette! La terza protagonista in programma è Virginie Morel.

JPEG - 1.8 Mb

Al concerto abbiamo ascoltato di Virginie Morel Huit études méldiques, di Charlotte Sohy Sonate e di Mel Bonis Femmes de légende. Eseguire la musica di queste artiste fa parte del percorso di ricerca del Palazzetto Bru-Zane ed è paradigmatico osservare che, solo per fare un esempio, la percentuale di compositrici presenti nel programma dell’orchestra della Rai di Torino nella stagione 2021- 2022 è dello 0% e dal Palazzetto, nello stesso periodo, addirittura del 35%!

Le composizioni ascoltate in concerto ci hanno spalancato la mente verso una dimensione pianistica molto complessa e di gran classe e ci hanno dimostrato quanto la società abbia reso difficile la strada alle donne che, pur dotate di indiscutibile talento, furono tacciate di scrivere musica di poco spessore e brani brevi che furono relegati nello spazio della dolce consuetudine domestica: il salotto di casa per cantare e accompagnarsi al pianoforte.

JPEG - 30.2 Kb

Marie Vermeulin è stata la star della serata. Ha suonato tutto a memoria interpretando con energia creativa e sensibilità i brani proposti curando le dinamiche in un’infinità di sfumature e colori e padroneggiando la ricca materia sonora delle compositrici.

Insomma, un concerto prezioso, premiato da applausi sinceri di una sala gremita, a dimostrazione che la musica delle donne è dotata di reale forza espressiva.

Marina Bontempelli




Lasciare un commento