lunedì 6 aprile 2020 - Emilia Urso Anfuso

Veneto: mascherine allegate coi giornali del Gruppo Gedi? E’ concorrenza sleale...

Ci hanno martellato il cervello col problema della carenza delle mascherine. Abbiamo visto rispuntare, addirittura, le vecchie macchine per cucire, rispolverate da cantine e soffitte, e donne e anziane rimettersi al pedale per confezionarle in casa pure di regalare protezione.

Abbiamo poi visto arrivare i pallet di mascherine da ogni parte del mondo, e la riconversione di settori industriali che, un po’ come accade nelle grandi guerre, si adeguano al periodo.

Poi…ecco arrivare la martellata in testa, per gli uomini sui coglioni: in Veneto sta accadendo qualcosa che non doveva accadere, e che palesa un andamento mentale che no scomparirà mai dal DNA di certi umani.

La notizia è questa: la Regione Veneto, ha stretto un accordo con Grafica Veneta per la distribuzione gratuita di 250.000 mascherine a chi acquista i quotidiani del Gruppo Gedi (lo stesso di Repubblica, di Il Tirreno e di La Stampa, per intenderci). Col giornale acquistato, si riceve una confezione di 5 mascherine o meglio, di 5 “schermi protettivi”.

Qualcuno potrebbe obiettare: bella iniziativa! Corro a comprare i giornali! Alt! Non è assolutamente corretto. Non si fa. Non si sfrutta questo metodo per aumentare le vendite dei giornali che fanno parte di un gruppo.

Non si attirano i lettori stringendo peraltro un accordo con la Regione. Se la Regione Veneto avesse voluto omaggiare i propri cittadini, per quale ragione allora non ha stretto un accordo con Grafica Veneta facendo produrre le stesse schermature da distribuire gratuitamente senza l’obbligo di acquisto dei giornali? Oppure da distribuire nei supermercati a prezzi stracciati?

Non si fa concorrenza sleale ai quotidiani e in un momento simile di crisi, in special modo dell’editoria, con metodi strategici di questo genere. Sarebbe come dire che, sui prodotti fondamentali – per esempio il latte in polvere di tendenza e che i pediatri consigliano vivamente ai genitori, ma solo perché dietro esiste il sistema dell’informazione scientifica – si allega gratuitamente una mascherina: ovvio che i consumatori sceglierebbero prevalentemente quel tipo di prodotto in un periodo simile.

Ecco il link all’articolo comparso su La Nuova di Venezia e Mestre, e il solito screenshot che non dimentico mai di allegare...

Coronavirus, sabato 4 aprile le mascherine gratis con il nostro giornale

 



2 réactions


  • Paolo Maria Coniglio Paolo Maria Coniglio (---.---.---.130) 7 aprile 2020 09:15

    Buon giorno, sono d’accordo con l’iniziativa di allegare al giornale le mascherine. Il prezzo del giornale non è stato maggiorato e se può salvare una vita o rendere più agevole la quotidianità ben venga.

    Se lo Stato non ha capacità di fare meglio non mi sembra il caso di morire per una politica strategica di vendita. In fondo con la carta del giornale ci si può sempre pulire il didietro ed il prezzo è sempre minore di una confezione di carta igienica, se si pensa che se ne fa triplo utilizzo: mascherina, lettura del giornale e ....il bagno. Tre in uno, una genialità!!!!


    • Gli Scomunicati quotidiano online di informazione Gli Scomunicati quotidiano online di informazione (---.---.---.241) 7 aprile 2020 11:11

      Salve

      rispetto ovviamente il suo punto di vista. 

      D’altronde l’assurdità è che se da un lato si impone, giustamente, l’uso delle mascherine, dall’altro non si rendono disponibili alla vendita  e a prezzi UMANI  le necessarie mascherine

      In questo articolo ho voluto evidenziare questo, come d’altronde ho scritto chiaramente

      Grazie per il suo commento e le auguro buona giornata

      Emilia Urso Anfuso


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