lunedì 28 dicembre 2020 - Cesarezac

Vaccini anti COVID – 19. Luce in fondo al tunnel?

Una terrificante pandemia minaccia le nostre vite. I dati sono allarmanti come mai prima. Tutti, nessuno escluso, tranne i bambini della primissima infanzia, siamo in pericolo. Le nostre vite, le vite dei nostri cari, dei nostri parenti dei nostri amici, delle persone più eminenti sono in pericolo.

Chi vuol esser lieto, sia: del doman non v'è certezza.

In situazioni come questa, la paura dilaga e quando la paura attanaglia, ogni essere vivente per prima cosa cerca aiuto dagli altri, dalla solidarietà: l'unione fa la forza. Soli si muore. La umana solidarietà è un aspetto positivo.

Solidarietà, amicizia, fratellanza , sono sentimenti positivi, ma da soli non bastano.

Diversi, alcuni prodotti nel nostro Paese, sono i vaccini che promettono di proteggere le vite dell'intero genere umano dalla minaccia del Covid-19, tutti garantiti dagli istituti certificatori pubblici tipo: OMS, o AIFA Agenzia Italiana del Farmaco che ne garantiscono l'efficacia e l'assenza di conseguenze dannose per le persone.

Edoardo Jenner francese, il 14 maggio 1796 eseguì la prima vaccinazione della storia inoculando nel braccio di un bambino di 8 anni siero purulento prelevato dalle ferite di una donna malata di vaiolo vaccino.

Il bambino guarì e Jenner dimostrò che il bambino era diventato immune dal vaiolo.

Nel 1805 Napoleone impose la vaccinazione a tutti i suoi soldati.

Numerosissime sono le infezioni letali debellate con il sistema della vaccinazione: vaiolo, poliomielite, difterite, peste, tetano, con buona pace dei no-vax.

I primi ad essere vaccinati, saranno gli operatori sanitari come è giusto che sia, poi i lavoratori ospiti delle residenze per anziani, poi agli anziani di oltre 80 anni .

Il 27 dicembre partirà la vaccinazione in tutta la UE.

Sì, la luce in fondo al tunnel fugherà le tenebre della paura.

Foto di Angelo Esslinger da Pixabay 




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