martedì 29 maggio 2012 - paolo

Una puntata di Porta a Porta su "Silvio for President"

 Viaggio nel surreale: "Berlusconi for president".

A volte la curiosità di conoscere fino a che punto si spinge l'impudenza umana è così malandrina ed intrigante che ti spinge a fare ciò che la tua parte razionale ti sconsiglierebbe di fare.

Tra l'andare a dormire ad un'ora decente, soprattutto dovendosi alzare il mattino dopo piuttosto prestino per espletare il rito lavorativo che affligge, come il sottoscritto, gli umani meno fortunati, eccezion fatta per quelli ancora più disgraziati che il lavoro lo cercano inutilmente, e seguire una puntata di "Porta a Porta" su Rai 1, sempre più corazzata Potionkin dell'informazione, la scelta dovrebbe essere scontata: "andare a dormire". 

Tanto più se sei uno che soltanto all'apparizione di Bruno Vespa senti lo stomaco che si stringe ed una vampata di calore salirti alla testa come quelle che affliggono le signore in menopausa. Poi è apparsa la faccia di Angelino Alfano e dopo il solito "din don" che accompagna l'entrata degli ospiti, ho realizzato che non sarebbe successo, almeno non subito come in genere mi capita automaticamente quando viene annunciato anche Mannheimer, il sondaggista ridanciano di casa Vespa.

Ho detto "va bene", sentiamo che hanno da dire, insomma qual è il tema della serata e chi sono i giornalisti di turno, poi chiudo; in fin dei conti cos'è qualche minuto di Porta a Porta, per intossicarsi veramente bisognerebbe almeno seguire mezza puntata, quindi...

Il tema della serata che Angelino Alfano, con il suo inconfondibile linguaggio barocco, ha proposto agli abbonati al canone RAI, è stato il seguente: "Elezione diretta del presidente della Repubblica con doppio turno alla francese".

E beh! Che c'è di male? Nulla, se la proposta "politica" venisse da un partito normale, ma non da quello che ha espresso il più improbabile premier della storia; insomma qualche dubbio avrebbe dovuto subito sollevarlo. Invece, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, come se si discutesse del welfare o della "spending review" (anglicismo orrendo per dire la solita fregatura) è partita la discussione che, guarda la combinazione, prendeva in considerazione la candidatura di Silvio Berlusconi: "Silvio for President". E ci hanno pure discusso seriamente, con Mario Sechi, direttore de Il Tempo, che rilanciava l'idea come fosse cosa ipotizzabile e Vespa che ha storicizzato la famosa bicamerale, detta anche la camera dell'inciucio, che probabilmente consegnò D'Alema alla storia come il più fessacchiotto dirigente della sinistra, dato che nell'occasione Silvio menò il can per l'aia fino allo sfinimento, per poi mandare tutto a catafascio e questo perché sull'altro piatto della bilancia c'era la riforma della giustizia ed il conflitto di interessi. Signori non scherziamo.

Bene, l'Angelino sorridente, apparso in buona forma dialettica, malgrado le batoste elettorali che hanno ridotto il PDL al lumicino, tanto che si profila un sorpasso del M5S di Grillo ormai dato a - 5 punti percentuali, butta lì una proposta sul tavolo di rifare la riforma elettorale e riformare la costituzione in direzione del presidenzialismo, così per infilarci dentro pure il conflitto di interessi, e via a fissare pure la scaletta temporale, entro agosto questo ed entro fine 2012 è fatta, pronti per andare ad elezione diretta alla scadenza del settennato di Napolitano. Insomma una specie di ricatto, se tu mi dai questo io ti do (forse) quello che tu cerchi disperatamente da una vita, ossia mettere fine ad uno dei capitoli più squallidi della vita politica italiana, quello che ha drogato la vita sociale del paese.

Anche l'ultimo idiota di questo mondo ha capito che per il cavaliere impavido di Arcore la carriera politica è finita. Almeno attraverso l'iter parlamentare, ma se fosse il popolo direttamente ad eleggerlo, perché no? Scateno tutti i media della mia roboante armata Rai - Mediaset e vedo che succede, se poi ci aggiungo quel 20% di zoccolo d'uro che sono gli elettori estimatori del "self made man" italico, i cosidetti "berluscones", perché non potrebbe essere fattibile? In fin dei conti è l'ultima spiaggia e poi la controparte politica chi può proporre? D'Alema, Casini? Ma per favore...

Tuttavia la proposta mi è suonata di uno sconcio, ma di uno sconcio che quando l'ineffabile, imperturbabile e sornione Bruno Vespa ha invitato Mannheimer al sondaggio pro e contro Silvio presidente, ho detto "Eh no! basta, non ce la faccio, per me è troppo, ma siamo pazzi! Un Presidente della Repubblica "burlesque", il primo cittadino? Con la bandana?".

Ma allora vogliono proprio terminarci, ho spento e ho cominciato a respirare. Un po' tardi, ma sono andato a dormire.



2 réactions


  • (---.---.---.244) 29 maggio 2012 13:42

    Anche l’ultimo idiota di questo mondo ha capito che per il cavaliere impavido di Arcore la carriera politica è finita...... ma voi non sapete di cosa sono capaci i dirigenti della sinistra.
    Già qualcuno comincia a dire di andare a vedere le carte; tradotto significa andiamo a trattare


  • paolo (---.---.---.89) 29 maggio 2012 14:13

    E’ quello che temo anch’io , questi sinistroidi sono decenni che non ne imbroccano una neanche per sbaglio.


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