martedì 7 luglio 2020 - Riccardo Noury - Amnesty International

Turchia, condanna scandalosa per “terrorismo” per quattro difensori dei diritti umani

Si è chiuso con una sentenza scandalosa oggi a Istanbul il processo contro 11 difensori dei diritti umani i cui arresti erano avvenuti tre anni fa.

Taner Kılıç, ex presidente e presidente onorario di Amnesty International Turchia, è stato giudicato colpevole di “appartenenza all’organizzazione terroristica Fethullah Gülen” e condannato a sei anni e tre mesi di carcere.

İdil Eser, ex direttrice di Amnesty International Turchia, Özlem Dalkıran e Günal Kurşun sono stati giudicati colpevoli di “assistenza all’organizzazione terroristica Fethullah Gülen” e condannati a 25 mesi di carcere.

Assolti gli altri sette difensori dei diritti umani a processo: Veli Acu, Nejat Taştan, Nalan Erkem, İlknur Üstün, Şeyhmus Özbekli, Ali Gharavi e Peter Steudtner.

Così, proprio in quel tribunale in cui oggi è iniziato il processo contro i presunti assassini del difensore dei diritti umani saudita Jamal Khashoggi, è stato inferto un durissimo colpo a tutti coloro che credono nella giustizia e nell’attivismo per i diritti umani, in Turchia e nel mondo.

Nelle 12 udienze del processo era emerso in tutta evidenza come ogni singolo elemento di accusa fosse privo di sostanza. Così come dall’inizio era apparso chiaro l’intento politico del sistema giudiziario turco: ridurre al silenzio le voci indipendenti.

In attesa del processo, i quattro difensori dei diritti umani condannati oggi resteranno in libertà.




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