lunedì 18 luglio 2016 - Doriana Goracci

Turchia, Israele, Russia, Usa e il Leviatano

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu va avanti nella "distensione" con la Turchia, notizia dal Mondo... Nessun muro, nessun golpe ferma gli Affari.

Israele spera di concludere un accordo con la Turchia per la vendita di ingenti quantità di gas naturale dal giacimento Leviathan nel Mediterraneo. Le aziende russe potranno partecipare allo sviluppo dei giacimenti israeliani Tamar e Leviathan: il gas naturale ha iniziato ad affluire in Israele dal giacimento off-shore di Tamar (“palma”). Il quotidiano economico Calcalist sostiene che fra i responsabili all'economia in Israele si avverte ''sollievo'' per il fallimento del colpo di Stato in Turchia.

E' forse superato l'editoriale di un giornalista – John O’Sullivan – che nel 1845 formulò la teoria del Manifest Destiny in base alla quale la Provvidenza aveva assegnato agli USA il continente per la crescita delle moltitudini che ogni anno si moltiplicano, così quindi da dover ampliarlo?

Leviathan è anche un film del 2014.

Il Leviatano è anche una creatura biblica, un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio: fa ribollire come pentola il gorgo, fa del mare come un vaso di unguenti. Nessuno sulla terra è pari a lui, fatto per non aver paura. Lo teme ogni essere più altero; egli è il re su tutte le bestie più superbe".

Scriveva Gilad Atzmon il 9 gennaio, sul sito Palestine Think Tank e all'epoca da me messo in rete: "...Senza dubbio nel 1947 le nazioni commisero un tragico errore fornendo a una mutevole identità orientata razzialmente l’opportunità di stabilirsi in uno stato nazionale. L’obbligo morale delle nazioni è adesso quello di smantellare pacificamente quello stato prima che sia troppo tardi. Abbiamo il dovere di farlo prima che lo stato ebraico e le sue forti lobbies in giro per il mondo riescano a spingerci in una guerra globale nel nome di una qualunque banale ideologia populista (democrazia, guerra contro il terrorismo, scontro di civiltà e simili). Dobbiamo svegliarci ora, prima che il nostro unico e solo pianeta venga trasformato in una bolla che scoppia di odio."

In filosofia il Leviatano (Leviathan) è un'opera di filosofia politica scritta da Thomas Hobbes nel 1651. Il Leviatano rappresenta simbolicamente lo Stato come un grande corpo le cui membra sono i singoli cittadini. Tale è il senso della copertina del trattato che raffigura il Leviatano contenente nei pezzi del suo vestito altrettanti cittadini-sudditi. Tale opera è considerata la teorizzazione e l'atto costitutivo dello stato assoluto moderno. L'autorità dello stato è pari alla porzione di libertà individuale che ognuno gli delega con la rinunzia, per vivere in pace, ad esercitare i corrispondenti diritti collegati a tale libertà."

"Oggi io canto sulla forza di Kobanê, una poesia che sia recitata dal mondo e dall'umanità, oh madre! Oggi ancora una volta le nostre ragazze e i nostri ragazzi curdi sono diventati protettori di serbatoi e pompe ..." Viyan Peyman continuerà per sempre a cantare la Libertà.

Intanto il Grande Leviatano organizza "lauti pasti" altro che ultime cene...

Doriana Goracci

https://www.youtube.com/watch?v=rAtaIpUV9lA
 



3 réactions


  • indignato (---.---.---.62) 18 luglio 2016 23:39

    Gilad Atzmon è notoriamente uno che ritiene l’ebraismo in ogni sua forma un pericolo per l’umanità dimenticandosi che tra l’VIII secolo a. C. e il 1948 nessun conflitto è mai scoppiato per responsabilità ebraica. E che il numero complessivo di vittime arabe fatte da Israele (che peraltro a lungo si è difeso dal rischio di annientamento) non è più di un centesimo di tutte le vittime causate in o da nazioni islamiche nell’arco del solo ultimo secolo. Solo la guerra civile siriana equivale ormai a quasi duecento volte l’ultima guerra di Gaza.

    Scrivere, come fa, che "la cristianità, l’Islam e l’umanesimo si presentano come tentativi di riformare il fondamentalismo tribale ebraico e sostituirlo con un’etica universale" sarebbe comico se non fosse rivelatore di una conoscenza storica a dir poco delirante. E il fatto che sia ebreo non sposta di una virgola l’assurdità di citarlo come ’esperto’ di questioni ebraiche, culturali, religiose o politiche che siano.


  • Doriana Goracci Doriana Goracci (---.---.---.203) 19 luglio 2016 08:26

    signor Indignato di nome e di fatto, mi spiace ma l’ artista Atzmon (suona...)anche i tasti che a lei non piacciono molto ma esistono, non solo nella Musaica, anche altri timbri, sfumature violente e nascoste, solari e massicce...esistono. Non è un esperto, è uno che vive con tutte le sue contraddizioni in una società di contraddizioni. Alle volte anche io uso certi scrittori nei tratti più pacati perchè nati in un posto e cresciuti in un altro e sempre in continua ricerca di pace, malgrado non la trovano neanche dentro sè. Grazie in ogni caso per l’ attenzione.


  • indignato (---.---.---.62) 19 luglio 2016 08:51

    Prego, l’attenzione le è dovuta. Ciò detto resta tutta la mia indignazione per quello che ho letto - non in questo suo articolo, ma nell’articolo di Atzmon citato - contro una tradizione culturale che più pacifica non si può. È inaccettabile fare un nesso così stringente tra le parole di un testo scritto 2500 anni fa, in condizioni geopolitiche e culturali del tutto diverse, con quanto è successo a Gaza due anni fa, pur di sostenere una tendenza genocida all’interno di una tradizione che, ripeto, è stata unica nella storia per la sua non violenza (cosa di cui, fra l’altro - ironia della sorte - è stata abbondantemente accusata per non essersi difesa a dovere dalla persecuzione nazista). Con la stessa logica ci sono politici oggi che interpretano il fondamentalismo islamico come conseguenza ovvia del Corano, mettendo sul banco degli accusati tutti i musulmani indistintamente, senza fare alcuna riflessione sulle interpretazioni successive del testo sacro e sul tempo che è passato. Sono i leghisti, i lepenisti e gente simile. Qui siamo al lepenismo antigiudaico....e il fatto che sia ebreo, israeliano e anche artista non cambia niente: anche chi sa suonare a volte stecca. E questa musica sarebbe meglio che non la suonasse perché non fa che steccare di brutto. La saluto.


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