giovedì 14 maggio 2009 - Michele Luongo

Ti lascio una canzone

Non è "un talent show alla Amici” e neanche una gara di bambini, è un omaggio alle belle canzoni, alla musica italiana. Un bellissimo programma cui va dato merito e plauso al regista Roberto Conci che ha selezionato gli artisti e alla conduttrice Antonella Clerici.

Ti lascio una canzone”, in onda il sabato alle 21.10, il varietà musicale della Rai, condotto da Antonella Clerici, in diretta dal teatro Ariston di Sanremo, regista ed ideatore del programma televisivo Roberto Cenci.
 

Non è "un talent show alla Amici” e neanche una gara di bambini, è un omaggio alle belle canzoni, alla musica italiana. Il successo di “Ti lascio una canzone” è in quei volti puliti, nella dedizione e nella bravura dei ragazzi che cantano senza la malizia, dai otto ai sedici anni, alcuni hanno partecipato anche allo Zecchino d’Oro, tutti provenienti dalle varie scuole delle regioni italiane: Arianna Di Francesco (11 anni); Davide Angelelli (10 anni); Alessandro Russo (10 anni); Alessia Vella (11 anni); Gianluca Ginoble (14 anni); Paola Ferrulli (11 anni); Ignazio Boschetto (14 anni); Veronica Liberati (15 anni); Mario Scucces (12 anni); Virginia Ruspini (11 anni); Giuliana Cascone (8 anni); Viola Cristina (9 anni); Lorenzo Nonnis (10 anni); Federico Berto (12 anni); Ilenia Amitrano (11 anni); Alessandro Vastarella (13 anni); Sara Aluthdurage (12 anni); Angela Mancone (14 anni); Sara Pischedda (14 anni); Roberto Tomassoli (14 anni); Luigi Fronte (11 anni); Alice Risolino (10 anni); Sonia Mosca (16 anni); Sara Mazzantini (13 anni); Piero Barone (15 anni); Micaela Foti (15 anni); Alice Trombacco (11 anni); Sofia Buresta (8 anni); Federico Sanfilippo (12 anni); Gianvito Cerrone (12 anni); Matteo Bellu (13 anni); Alessio Puliani (14 anni) e Clarissa Ferrigno (14 anni).
 
Canzoni e interpretazione alto livello il tutto accompagnato da una orchestra dal vivo di 30 elementi, abilmente diretta dal maestro Leonardo De Amicis. Una sola parola: professionalità, quella che manca o scarseggia nella maggiore parte delle trasmissione che hanno come protagonisti i giovani.
 
Claudio Cecchetto e Barbara de Rossi i nomi fissi nella giuria, che di puntata in puntata sono affiancati da esperti del settore, di cantanti che magari hanno debuttato come questi ragazzi.
 
Un bellissimo programma cui va dato merito e plauso al regista Roberto Conci che ha selezionato gli artisti, alla conduttrice Antonella Clerici che conduce con sobrietà e vera simpatia, alla scenografia semplicemente entusiasmante curata da Gaetano Castelli. E bravo al direttore di Rai Uno Fabrizio del Noce, che assiste di persona al programma, sono piccoli gesti, ma gesti importanti...
 
Va sottolineato che il programma è in diretta, e questo dovrebbe fare riflettere sull’impegno e la bravura dei ragazzi.


3 réactions


  • franco (---.---.---.232) 18 maggio 2009 09:22

    Programma anomalo,assolutamente fuori dagli schemi del mondo della canzone degli adolescenti, dove più un bambino è bravo e più è ridicolo. Andrebbe benissimo per un Circo Equestre, in mezzo a Clown, nani e ballerine. Certo che fa audience ! Ma riflettete un po’...!


  • Teresaa (---.---.---.4) 6 giugno 2009 21:32

    Sono una donna italoargentina del ’55,scrivo da BsAs,sono psicologa cattolica.L’articolo di Michele Luongo ed eccezionale.Il programma "Ti lascio una canzone", e il programma più bello della Rai!,sopratutto per la bravura dei ragazzi !,oltre alla loro perfetta compostezza.Tutti quei ragazzi veramente hanno un talento che stupisce!MERITANO UN LUOGO STABILE NEL MONDO DELLO SPETTACOLO.Ma prego che tutti i bambini e adolescenti di ogni area, non solo del mondo dello sapettacolo,siano rispettati, e tutelati ,perchè abbiano una integrazione degna e armonica nella società.


  • Teresaa (---.---.---.89) 7 giugno 2009 16:57

    Bisogna anche dire che la canzone vincitrice "I migliori anni della nostra vita", ha un testo educativo,direi terapeutico.Mostra un modello di vita da seguire.Ad esempio :"penso che ogni giorno sia una pesca miracolosa",la vita da guadagnare dignitosamente ,sotto lo sguardo di Dio ,lottando ogni giorno, una lotta che ci accomuna.Poi l’amore nella sua perfezione,"tra un gentiluomo e una donna";lontani dal mondo, ma nel mondo, come i veri cristiani:" sarà che noi siamo di un lontanissimo pianeta";e saranno proprio quelli i miglioni anni, quelli dell’amore pulito e infinito:"noi non faremo come l’altra gente, i nostri sogni saranno
    per sempre";un amore che nasce e rinasce, che vince la tristezza,che vive nella speranza e porta speranza a tutti.


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