venerdì 27 agosto 2021 - Riccardo Noury - Amnesty International

Thailandia, la polizia spara contro i manifestanti: gravissimo un minorenne

La notte tra il 16 e il 17 agosto la polizia thailandese ha aperto il fuoco, usando proiettili veri, per disperdere una manifestazione nel centro della capitale Bangkok.

Al pronto soccorso dell’ospedale Ratchavitee sono arrivati tre ragazzi : uno, di 14 anni, ferito a una spalla, è stato successivamente dimesso; un altro, di 16 anni, è ancora sottoposto a cure mediche dopo essere stato ferito a un piede: un terzo di 15 anni, purtroppo, è entrato in coma con un proiettile conficcato nel cranio.

Nell’ultimo anno e mezzo a Bankgok e in altre città della Thailandia decine di migliaia di persone sono scese in strada per chiedere riforme democratiche e, da ultimo, per contestare la risposta del governo alla pandemia da Covid-19.

Nonostante le proteste siano sempre state ampiamente pacifiche, le autorità hanno usato la mano pesante fino all’impiego di armi letali. Soprattutto nelle ultime settimane, sono state arrestate centinaia di manifestanti.

Secondo l’associazione Avvocati thailandesi per i diritti umani, dal luglio 2020 all’agosto 2021 sono state aperte 374 inchieste nei confronti di almeno 800 manifestanti, tra i quali 69 minorenni. I reati contestati vanno dalla sedizione alla diffamazione della famiglia reale, dai crimini informatici alla violazione dello stato d’emergenza.

 




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