lunedì 14 ottobre 2013 - paolo

Su amnistia e indulto ha ragione Renzi

In tema di amnistia ed indulto, nel paese del buonismo peloso, paese che puzza a partire dalla testa come il pesce marcio, anche se si afferma una cosa sacrosanta o solo di buon senso, si rischia di diventare "come Grillo". E così quella che vuol essere una pubblica reprimenda diventa un complimento per Grillo.

A scanso di equivoci stabiliamo subito una verità di partenza che i dati ufficiali del Ministero degli interni rendono incontrovertibile: la popolazione carceraria italiana è del tutto in linea con quella di altri grandi paesi europei, ovvero circa 65.000 detenuti a fronte di una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. Non è importante il dato preciso, peraltro variabile in tempo reale, conta la proporzione, che ci dice di un detenuto ogni mille abitanti.

Di questi detenuti, oltre un terzo sono in galera o in attesa di giudizio, che visti i tempi a "babbo morto" della giustizia italiana è diventata la vera pena detentiva di questo paese, oppure per i cosidetti "reati minori" per i quali si potrebbe mettere a punto una derubricazione sulla tipologia di reato, applicando istituti alternativi al carcere. Mi riferisco, per esempio, al consumo personale di droghe leggere che più che un reato, là dove non diventa un reale problema sociale, somiglia piuttosto a una intollerabile ingerenza nello stile di vita di ciascuno, tipico di uno stato "etico". Poi c'è il reato di immigrazione clandestina previsto dalla Bossi-Fini ecc... Tutti "reati" che potrebbero essere normati con pene alternative, tipo lavori socialmente utili. Non voglio perdermi su questi temi che meriterebbero approfondmenti e che costituiscono uno storico cavallo di battaglia referendario dei Radicali, Marco Pannella in testa.

Già questa derubricazione potrebbe sfoltire di parecchio le carceri e ciò consentirebbe di rientrare in parametri di maggiore vivibilità, fermo restando che un paese civile avrebbe dovuto risolvere il problema dell'edilizia carceraria almeno tre decenni orsono, sopprimendo quegli autentici monumenti ottocenteschi come san Vittore, Poggioreale ecc..., che gridano vendetta di fronte al mondo. Una programmazione seria avrebbe anche consentito di accogliere, in condizioni decenti, tutta quella massa di farabutti, mafiosi e politici ladri che infesta questo paese e che, tra l'altro, ci ha posto al 69°mo posto nella graduatoria mondiale sulla corruzione (Transparency international). Perché è ormai del tutto evidente che in Italia corruttori e corrotti sono diventati una piaga sociale.

Ma siccome noi non siamo un paese civile, ci impippiamo bellamente per anni del problema, facendo finta che non esiste e poi, quando magari per una serie di circostanze fortunose, nella rete ci casca o rischia di cascarci qualche personaggio "eccellente", uno ben noto su tutti, allora parte il "lamento di Federico" della tragedia carceraria, del sovraffolamento di corpi affastellati in 4 metri quadri, bagni alla turca con annesso cucinotto, zanzare, freddo, mancanza d'acqua fredda e calda e via così...

Naturalmente, e questo è veramente curioso, lo start di questa improvvisa e sospetta "presa di coscienza civica" lo danno proprio coloro che avrebbero dovuto risolvere il problema, ovvero i nostri cari ed impareggiabili politici di lungo corso (alcuni da decenni in Parlamento) che, come folgorati sulla via di Damasco, improvvisamente scoprono l'acqua calda. Giorgio Napolitano, da 65 anni uomo delle Istituzioni, il mese scorso ha fatto una capatina nel carcere di Poggioreale a Napoli, con tanto di "'a tazzuriella e' caffé" offerta da un detenuto.

Una cosetta studiata e preparata a tavolino, caro Presidente? In vista di che cosa?

Comunque, tornando a Matteo Renzi, credo sia ormai ben noto a tutti gli sfortunati che mi leggono che non nutro particolari simpatie e che lo giudico un logorroico imbonitore vuoto come una canna, a volte insopportabile. Tuttavia trovo che questa volta, sul tema dell'indulto e della amnistia, abbia detto una cosa sacrosanta: no all'indulto, già sfornato nel 2006 senza risolvere alcunché se non i tre anni di reclusione decurtati all'uomo di Arcore e a tutti i Fiorito d'Italia, con il risultato che dopo poco più di un anno le carceri sono tornate punto a capo e con l'aggravante di risorse umane e finanziarie usate per riacchiappare tutti i delinquenti in libera uscita. E pure no all'amnistia che due decenni orsono servì a cancellare processi in corso, sopratutto, guarda la combinazione, per i reati contro il patrimonio pubblico, reati nei quali si distinguono particolarmente i nostri politici.

Quindi Renzi ha ragionissima nel dire, come ha fatto ieri dal convegno del PD a Bari prima tappa della sua campagna per le primarie, che "non è serio", nel merito e per opportunità politica, prospettare, specialmente in concomitanza con la delicata vicenda giudiziaria che investe Silvio Berlusconi, indulto e amnistia. A voglia Anna Maria Cancellieri, Ministro della Giustizia di questo pseudo governo, di dire che l'eventualità non riguarda "l'imputato eccellente per antonomasia" Silvio B., prima di tutto perché gli ambiti di applicazione del provvedimento non li stabilisce il governo ma il Parlamento, ovvero quello che è più direttamente interessato a sgrassare i reati visto che almeno un centinaio di parlamentari sono nei guai con la giustizia, a vario titolo o ragione, e secondariamente perché non ci crede nessuno, ma proprio nessuno, anche se siamo tradizionalmente un popolo bue.

Naturalmente dal PD, tanto per riconfermare la tradizionale indole a non azzeccarne una neanche per sbaglio, subito si è levato il coro di proteste. Scontate quelle del ministro Bonino che è di matrice radicale anche se arruolata nel PD, ma anche il ministro piddino Flavio Zanonato (Sviluppo) ha subito attaccato Renzi dicendo che "ragiona come Grillo", riaffermando un principio che trovo veramente deprecabile e indice di disonestà intellettuale, ovvero che se una cosa giusta la afferma un avversario politico diventa inacettabile. Siamo al perfetto qualunquismo talebano, al di sotto della decenza culturale, alla cretineria politica, all'autolesionismo.

Naturalmente se il PD dovesse procedere a testa bassa nel solco dei pidiellini che subito hanno applaudito il Presidente Napolitano per la sua iniziativa di stimolo morale, alle prossime elezioni pagherebbe pesante dazio, soprattutto a favore di quel Beppe Grillo che, per puro calcolo elettorale, ha saputo invece fare una giravolta di 360 gradi sul problema dell'immigrazione. Non pretendo un partito di "sinistra" che fa del becero propagandismo elettorale a prescindere, ma almeno sulle cose giuste datevi una regolata, inserite il cervello prima di azionare la lingua. A meno che, e qui inizia il sospetto, non sia invece un calcolo preciso per risovere i guai che affliggono proprio anche il PD, segretaria di Pierluigi Bersani compresa.

E allora, se così fosse, è la conferma che siamo proprio messi male, che tutto è cambiato per non cambiare nulla, nel più perfetto stile gattopardesco. Tutto cambia perché nulla realmente cambi, tutto deve restare immobile "come un semaforo", come nell'esilarante (e drammatico) pezzo di Crozza-Prodi, con l'anello a forma di tortellino e la mortadella in mano.

Ecco, siamo il paese delle mortadelle.



8 réactions


  • (---.---.---.22) 14 ottobre 2013 16:18

    Articolo ottimo e ben argomentato. Ma purtroppo le TV italiote sono controllate dai LADRI e queste cose non le dicono ( a parte il solito Travaglio a Servizio Pubblico)

    La popolazione carceraria italiana è del tutto in linea con quella di altri grandi paesi europei, ma sopratutto teniamo anche conto che da noi ci sono molti piu delinquenti (abbiamo 3 mafie in un SOLO paese !) e per l’80% dei reati rimane impunito.


  • (---.---.---.22) 14 ottobre 2013 16:21

    Gradirei che piu persone possibili guardassero questo documentario

    http://www.youtube.com/watch?v=rEPJ5x6hW8o

    (la Repubblica fondata sull’impunità)

    Chissà che qualche italiota in più non si accorga finalmente in che paese vive


  • (---.---.---.77) 14 ottobre 2013 19:28

    AAA offresi >

    Se la crisi non dà tregua ecco un’offerta imperdibile.
    Un Sindaco, che domani varrà quanto un Premier, da usare subito come un Segretario.
    (In politichese: un ex-democristiano, che domani varrà quanto un ex-pd, da usare subito come neo-centrista)

    Questa è la via per “cambiare verso” all’Italia: tre al prezzo di uno.
    Con una postilla. Sono tutti bravi a dire "cosa non va". E poi?
    Fare politica non è blandire il Consenso Surrogato di chi …


  • (---.---.---.77) 14 ottobre 2013 19:34

    AAA offresi >

    Se la crisi non dà tregua ecco un’offerta imperdibile.

    Un Sindaco, che domani varrà quanto un Premier, da usare subito come un Segretario.
    (In politichese: un ex-democristiano, che domani varrà quanto un ex-pd, da usare subito come neo-centrista)

    Questa è la via per “cambiare verso” all’Italia: tre al prezzo di uno.
    Con una postilla. Sono tutti bravi a dire “cosa non va”. E poi?
    Fare politica non è blandire il Consenso Surrogato di chi …


  • (---.---.---.77) 14 ottobre 2013 19:36

    da 77 - Scusate, non è megalomania. Mi sembrava di aver fallito il primo invio


  • (---.---.---.230) 15 ottobre 2013 08:40

    Ahi noi Paolo ! - - 22 ti ha paragonato a Travaglio, io ne sarei mortalmente offeso. T. un giornalista che in perfetto stile La Repubblica vuole dirigere un partito (pardon, movimento) dall’esterno.

    Comunque, complimenti per l’articolo. Vedo che Renzi comincia a piacerti e sono sicuro che quando vedrai che fa sul serio quando dice che il ceto politico dell’ultimo ventennio ha fallito e deve andar via e quando afferma che lo Stato (ovvero i politici che lo gestiscono) deve ritirare la sue mani dall’apparato produttivo, sono sicuro che ti piacerà ancora di più e la smetterai di dire che è vuoto. Non è vuoto, è solo che non può dire troppo apertamente agli ex o cripto comunisti di essere un liberale di sinistra.

    dtr

    P.s. : la dicitura esatta del detto citato è " a tazzulella e’cafè" con la "a " finale di tazzulella muta


    • paolo (---.---.---.222) 16 ottobre 2013 20:50

      Caro dtr ,non è che Renzi comincia a piacermi (non scordarti che sono toscano e ho amici fiorentini) , è che mi fanno sempre più schifo gli altri e Matteo più che di luce propria brilla di luce riflessa.
      Intanto sono in attesa di capire che pesce è questo Cuperlo ,sembra una persona a modo , da lun’impressione di razionalità , ma se la scuola è quella che temo c’è poco da illudersi .
      Comunque grazie per la precisazione della frase in dialetto napoletano .
       ciao


  • (---.---.---.144) 20 ottobre 2013 19:45

    Prima Berlusconi, ora Grillo e domani ... Renzi ?!
    Da quasi 4 anni il paese arranca.
    Come Se fosse Stagnazione ...


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