sabato 31 gennaio 2009 - freesud

Su Piazza Farnese: manipolazione della verità

La manifestazione di Piazza Farnese è stata organizzata dall’Associazione Nazionale Familiari Vittime Di Mafia e non da una setta eversiva. Antonio Di Pietro ha aderito ed è intervenuto con un discorso in difesa della Giustizia e della Democrazia.

Nelle sue parole sono emerse legittime critiche nei confronti dell’operato del Capo dello Stato. Sui sui silenzi soprattutto. Immediatamente dopo è partita una squallida operazione di falsificazione della verità da parte del sistema. Le "critiche" si sono trasformate in “attacchi” e “offese”. Gran parte della politica e del giornalismo hanno collaborato al tentativo di demonizzazione del leader dell’Idv esercitandosi nella tecnica dell’attribuzione di riferimenti falsi a frasi vere.

Un metodo di manipolazione della verità da regime sudamericano. In generale è in atto un tentativo di trasformazione della “diversità” in crimine: chi offre una visione della realtà diversa, da quella fornita dai media "ufficiali" e dai politici “normali”, viene ridicolizzato e condannato. Chi si distingue dalle logiche della "Casta" diventa un eversivo. Il Capo dello Stato, già improcessabile dopo l’approvazione del Lodo Alfano, farebbe bene ad accettare le critiche senza nascondersi dietro lo schermo dell’Istituzione che rappresenta. E i discorsi dei familiari delle vittime di mafia? le richieste di giustizia e di verità e le accuse ai politici proferite da Salvatore Borsellino e Sonia Alfano? Su questi temi il sistema ha preferito insabbiare e non divulgare. Piazza Farnese come Piazza Navona. La disinformazione avanza.



3 réactions


  • (---.---.---.191) 31 gennaio 2009 12:12

    Assolutamente vero. Ormai chi esce fuori dal coro diventa un pericolo da attaccare e demonizzare


  • maurizio carena (---.---.---.230) 31 gennaio 2009 17:44

     concordo col pezzo.
    con un piccolo appunto: i "regimi sudamericani" sono ormai quasi tutti delle democrazie (in cammino, direbbe Salvemini).
     Unica eccezione la Colombia di Uribe, un massacratore del suo stesso popolo, agli ordini della gang di Bush.
     Per trovare equivalenti al regime video-gerontocratico italiano, con l’orrore di un ultraottuagenario comunista d’appparato e un ultrasettantenne megamiliardario padrone di tutti i media pubblici e privati, bisogna, credo, guardare alla Corea del Nord o alla Mongolia. E’ quello il nostro livello.


  • (---.---.---.227) 20 dicembre 2012 23:19

    In questo link:

    https://vimeo.com/album/2190015/vid...

    il video dell’indimenticabile manifestazione del 28 gennaio 2009.

    RESISTENZA!!

    Guido & Patricia di Gennaro
    https://vimeo.com/guidoepat/videos


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