mercoledì 18 luglio 2018 - MARCO VERUGGIO

Stupidario della sinistra: il fascismo che avanza

Qualche giorno fa lo scrittore Camilleri ha dichiarato che ‘attorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che sentivo attorno a Mussolini quando avevo 12 anni’. E’ l’imprimatur di un intellettuale che va per la maggiore a una tesi che circola a sinistra, anche nella sinistra più estrema, e cioè che il leader della Lega (per qualcuno persino quello dei CinqueStelle) incarna posizioni di stampo fascista. Mi sembra una colossale sciocchezza, da cui gli unici a trarre beneficio sono i partiti politici che all’ascesa di Salvini hanno aperto la strada, ma soprattutto la stessa Lega. A ogni salvinata su Twitter con relativa giaculatoria antifascista la Lega cresce nei sondaggi. Ma aldilà di questo effetto, che non durerà troppo a lungo, questa situazione rivela una preoccupante condizione di involuzione politica a sinistra.

Fino a prova contraria le parole hanno un peso. Il fascismo è stato un fenomeno storico con caratteristiche determinate, la reazione della finanza e della grande impresa all’avanzata sociale e politica del movimento dei lavoratori. In Italia salì al potere pochi anni dopo il ‘biennio rosso’ e l’occupazione della fabbriche al nord e dei latifondi al sud e la Marcia su Roma venne finanziata, tra gli altri, dall’ABI, l’Associazione delle Banche Italiane. In Germania Hitler andò al governo dopo due tentativi insurrezionali dei lavoratori nel 1918 e nel 1923 e il nazismo ebbe tra i suoi finanziatori i magnati dell’industria pesante prussiana, come i Krupp, produttori di acciaio e storici armaioli della monarchia prussiana, per citare un solo esempio. In entrambe i casi l’origine ‘plebea’, proletaria e piccolo-borghese, dei due movimenti venne cancellata quasi subito, in Germania con lo sterminio delle SA nella celebre ‘notte dei lunghi coltelli’, in Italia con la cacciata o l’abbandono spontaneo di quanti inizialmente erano stati irretiti dal programma di San Sepolcro e delle suggestioni socialiste che Mussolini aveva mutuato del proprio passato. Fascisti e nazisti andarono al potere per via elettorale, ma sull’onda di anni di scontro violento coi lavoratori, i militanti socialisti e il sindacato. In Spagna il franchismo, assimilato comunemente agli altri totalitarismi dell’epoca, ma con una propria fisionomia originale e per molti versi differente (si pensi alla forte componente cattolica reazionaria che lo distingue sia dal fascismo sia dal nazismo), fu la reazione alla Repubblica di Spagna e alla forte influenza operaia e contadina al suo interno. Insomma per le élites politico-economiche il fascismo è stato l’extrema ratio di fronte a uno scontro sociale che minacciava di rimettere in discussione le gerarchie sociali e di vedere l’ascesa del movimento dei lavoratori al potere, sull’onda della Rivoluzione Russa. Persino in esperienza analoghe, come il colpo di Stato di Pinochet in Cile, la dittatura fu la risposta a un governo, in quel caso quello di Salvador Allende, che, in qualche misura, esprimeva l’avanzare di politiche ‘socialiste’. Così come in Italia, negli anni ’70, il sostegno dato al neofascismo con la strategia della tensione fu la risposta al ’68-’69 studentesco e operaio. Il punto è: possiamo riscontrare qualche pur lontana analogia con l’attuale situazione italiana e internazionale? No. Non solo non c’è alcuna analogia, ma, anzi, si sta verificando l’esatto contrario: i lavoratori retrocedono da almeno 25 anni. C’è malcontento sociale, è vero, ma si tratta di un fenomeno confinato nell’ambito del movimento di opinione, come ammettono proprio Lega e CinqueStelle quando dicono di essere l’argine a che la gente scenda in piazza. Persino in Grecia, dove la crisi ha generato una tensione sociale che si è espressa in decine di scioperi generali e scontri di piazza, le élites prima hanno tirato fuori dalla naftalina Alba Dorata, poi hanno ritenuto meno problematico affidarsi a Tsipras e non appena il gruppo neofascista ha superato la soglia di sicurezza i suoi vertici sono finiti in galera.

A sinistra dire queste cose equivale a sentirsi tacciare di ‘giustificazionista’, un‘altra sciocchezza bella e buona. L’autocrazia zarista nella Russia dell’ ‘800-‘900 tollerava se non addirittura vedeva di buon occhio i pogrom contro gli ebrei. Gli eserciti inglese e francese, con l’aiuto di migliaia di immigrati europei decimarono, soggiogarono e rinchiusero in riserve i nativi dell’America settentrionale. Perché non definirli fascisti allora? Le loro azioni non furono abbastanza gravi? O viceversa perché non dire che Salvini è un autocrate di stampo zarista? Il problema è che l’uso indiscriminato del termine fascista riflette un deperimento della capacità di analisi per cui non si è più in grado di giudicare le differenze qualitative ma solo quelle quantitative. Fascista, nel linguaggio della sinistra, è diventato sinonimo di ‘arcicattivo’, tanto che qualcuno è riuscito persino a inventarsi il ‘fascismo islamico’ a proposito delle correnti fondamentaliste del mondo musulmano. Ma allora perché non chiamare fascismo induista quello che in India tiene in piedi le caste? E, per non essere eurocentrici, perché non parlare di wahabismo antiabortista o di salafismo neoliberale? La risposta è semplice: perché così facendo si finisce in una notte in cui tutte le vacche sono nere, in una fiaba alla Star Wars in cui da una parte ci sono i buoni e dall’altra i cattivi e i buoni si riconoscono perché i loro capi sono biondi e hanno gli occhi azzurri, mentre i capi dei cattivi indossano corazze nere e hanno i volti orrendamente deturpati e coperti da una maschera.

D’altra parte ci ricordiamo gli anni ’90? Quando Berlusconi andò al potere sdoganando gli ex colonnelli dell’MSI a Milano la piazza del 25 aprile si riempì di neopartigiani chiamati da una sinistra che evocava una democrazia a rischio, ma che per 20 anni usò lo spauracchio di Berlusconi per alternarsi con lui al governo senza mai metterne in discussione le politiche, fino a farci governi insieme, patti del Nazareno, addirittura raccogliendo le firme per Alessandra Mussolini per bloccare il ‘male peggiore’ e sdoganando i ragazzi di Salò, che se l’avesse fatto Fini sarebbero scoppiati tumulti. Anche se, a un certo punto, lo stesso Fini divenne inopinatamente un campione della destra liberale, moderna ed europeista, contrapposto al plutocrate eversore di Arcore, il quale tuttavia di recente, secondo lo storico fondatore dell’antifascista Repubblica, è diventato preferibile al leader dei CinqueStelle Di Maio. Insomma ‘Cosi è se vi pare’. All’orizzonte si materializzano improvvisamente leader ‘fascisti’, di fronte ai quali qualcuno (di solito chi sta più a sinistra) deve subordinarsi a qualcun altro (di solito chi sta più verso il centro) in nome dell’unità contro il nemico principale. Oggi tutti dovremmo aderire disciplinatamente al ‘fronte repubblicano’ ('chi tace è complice') e indossare la maglietta rossa di ordinanza, a difesa delle ONG e dei migranti che un anno fa gli antifascisti Minniti e Gentiloni facevano fuori le prime a colpi di regolamenti e i secondi pagando i trafficanti libici per tenerli prigioneri e invece di chiedere loro il pedaggio per imbarcarli venderli come schiavi o chiederne il riscatto alle famiglie (cfr il mio articolo su Gli StatiGenerali del 23 giugno).

Nella logica classica esiste un principio che recita ex absurdo sequitur omnia. Significa che se un sistema di logica deduttiva contiene una contraddizione, cioè vi si può dimostrare una cosa e il suo contrario, allora quel sistema collassa, perché al suo interno si può dimostrare qualunque affermazione e quindi esso diventa superfluo. Vale la stessa cosa per le sciocchezze. Una sinistra che non è più in grado di fare distinzioni qualitative (o non vuole) se non distinguere buoni, buonini, cattivi e cattivoni precipita in uno stillicidio ossessivo e senza fine di banalità e si rivela perfettamente inutile a quei settori sociali, in particolare i lavoratori, che la sinistra dovrebbe rappresentare, analizzando la realtà per quello che è e indicando fini e mezzi. Mentre si rivela straordinariamente utile ai Salvini e ai Di Maio. Non c’è nulla di meglio, infatti, che trovarsi nel fuoco incrociato dei grandi gruppi editoriali, del PD (e in parte di Berlusconi), di Confindustria, della Chiesa per apparire davvero antiestablishment e guadagnarsi così la simpatia e il voto (più che un vero e proprio consenso) di chi dell’establishment non ne può più perché fa i salti mortali per arrivare alla fine del mese, mandare i figli a scuola, pagare il dentista ecc.



2 réactions


  • Enzo Salvà (---.---.---.98) 23 luglio 2018 11:55

    Colossale sciocchezza? Lei si confonde, spero, e confonde,

    Lei fa passare l’idea che intellettuali di sinistra, partiti di sinistra, gente di sinistra E DEI MOLTI – ma Lei non li considera - che con la sinistra non hanno nulla da spartire che SI OPPONGONO E SI ESPONGONO CONSAPEVOLMENTE al ludibrio di imbecilli di tutti i livelli, siano contro chi incarnerebbe posizioni di stampo fascista cosa che, secondo Lei, non è:

    nella nostra società non sono affatto mancati elementi fascistoidi, sia nel dire che nel fare, anzi....... Mai espliciti, numerosi e reiterati a questo livello e mai difesi a spada tratta dalle Istituzioni Italiane, e mai cittadini italiani sono stati additati e trasformati in zimbello o peggio, da parte di cariche Istituzionali..

    Lei fa passare l’idea che fascismo sia un’idea politica contrapposta ad una idea sempre politica, ma il fascismo è semplicemente la negazione della Democrazia,

    fascismo è “MISTIFICAZIONE” e poi “SUDDITANZA E PERDITA DI VALORI E DI PRINCIPI MORALI” fino a ieri condivisi, FINO ALLE FONDAMENTA. Si comincia dai migranti, ottimo bersaglio: stranieri, meglio se neri, poveracci indifesi; ci vuole tempo, POI, si vedrà. Sta accadendo qualcosa, Le risulta?

    fascismo è “DEMAGOGIA” nel senso di corruzione e degenerazione della Politica (da non confondersi con “partitica”). Creare timore e paura anche impedendo di gestire gli eventi …… ooops, SPRAR E CAS, ad esempio? ma SPRAR, 2002, consentirebbe una gestione ordinata, non a livello Germania ma insomma,..... Le risulta?

    Fascismo fu usare violenza fisica e psicologica: per 3 anni dal 1919 al 1922 e poi sempre, con lo squadrismo fascista, bastoni e olio di ricino, ricorda? oggi tramite i media ed i social in primis, delegittimando e sputtanando chiunque, in particolare le figure istituzionali. La campagna di Grillo che chiedeva ai suoi “adepti” cosa fareste con la Boldrini in macchina di qualche tempo fa, oggi sputtanare, ad esempio, il presidente dell’INPS nonostante in Italia sia in vigore Spoils System, il Governo ha dunque il diritto di nominare i suoi manager di fiducia. Ma non basta sostituire è imperativo delegittimare e sputtanare, Le risulta?

    Dimenticanze, spero non volute:

    Fascisti italiani e Nazisti tedeschi entrarono in Parlamento con quote minoritarie; del potere, poi, SI IMPADRONIRONO. Se la Società di allora si fece infinocchiare fino al disastro, non significa che oggi la cosa si debba replicare. Il franchismo fu Regime Militare, non aveva bisogno della “foglia di fico” di movimento politico.

    La Chiesa, i clericali, non furono antifascisti anzi, ottennero i Patti Lateranensi, i fascisti POI, fecero piazza pulita delle loro organizzazioni; qualche assonanza? Oggi come allora non si va contro la Chiesa anzi, con il rosario in mano e si agisce tramite Circolari e Intimidazioni, ma si sputtana chiunque, Cristiano o Laico che sia, agisca in nome della carità,

    addirittura la massoneria appoggiò e perorò ufficialmente la causa fascista salvo POI, essere messa fuorilegge. Eppure la crema fascista era massonica. Niente su cui riflettere in merito al Contratto del Governo del Cambiamento? (aggiungerci un aggettivo, no eh!)

    A proposito di Governo: nel primo Governo Mussolini erano presenti numerose personalità NON fasciste, “servirono” per il tempo necessario al consolidamento poi ….. furono dimesse, diciamo così!

    Sinti, Rom, Camminanti, si tenterà di “schedarli”, scusi esagero, “censirli” che poi è la stessa cosa, niente da dire? Le risulta che abbiamo avuto un Manifesto della Razza prima ed un Regio Decreto sulla difesa della Razza poi?

    Il bello di oggi: molti sono cittadini dell’Unione Europea, a Roma si dà un incentivo in denaro perché lascino l’Italia. Si fa passare l’idea che non abbiano diritto ad essere in Italia – lo facciamo solo per generosità -per buon cuore -  ma in realtà ci vorrebbe una legge che ci porrebbe fuori dall’Unione per espellerli – perché questa sarebbe l’intenzione -. quando si dice ipocriti.

    Fascismo: di certo non fu ideologia, mi spiega chi sono i veri post-ideologici? E che cosa significa post-ideologico? 

    Posso continuare ……! meglio di no, ci sarà occasione.

    Sulle sinistre ha perfettamente ragione, hanno perso e fatto perdere i loro stessi riferimenti, ma sinistra “contrario” di fascismo, suvvia,

    ha ragione, arrivare a fine mese, mandare i figli a scuola, pagare il dentista, è vitale, incide sulla dignità stessa della famiglia, di madri e padri che vogliono essere loro stessi a provvedere, ma di nuovo sbaglia target. Essere “anti-establishment” – che non è come lo si vorrebbe fare passare - procura voti, d’accordo, al contrario serve evidenziare le panzane e contrastare politiche disumane e false, da una parte, evidenziando quanto già è possibile “fare” e proporre, dall’altra. Accodarsi, quasi non ci siano soluzioni migliori, è peggio.

    Lei parla per tattiche elettorali/utilitaristiche, ma non è questo il punto.

    Se Lei non è un semplice tifoso partitico, non dia dello stupido ad alcuno. A proposito, Salvini dice: governeremo 30 anni, beh ci credo, specialmente se continueremo a permettere di sminuire, dissacrare, calpestare i princìpi fondamentali in gran parte contenuti nella Costituzione, parlando di “politichette”, tattiche elettorali e motivi pretestuosi.

    Ho visto il Suo sito, leggerò.

    Un Saluto

    Es.


    • MARCO VERUGGIO (---.---.---.38) 23 luglio 2018 12:13

      Il fascismo non è semplicemente la negazione della democrazia. Se lo fosse potremmo dire che Cina, Arabia Saudita, Iran, Somalia e chi più ne ha più ne metta, cioè paesi con condizioni, storia, cultura e tradizioni completamente diverse tra loro, sono governate da fascisti. E magari che anche i faraoni egiziani e i satrapi persiani erano fascisti. Che è palesemente una sciocchezza.


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