giovedì 22 marzo 2012 - UAAR - A ragion veduta

Strage di Tolosa, continua l’assedio al giovane jihadista

AGGIORNAMENTO: Il killer è rimasto ucciso in seguito al blitz delle teste di cuoio francesi. Maggiori informazioni qui.

Continua l’assedio della polizia francese all’uomo sospettato di aver ucciso diverse persone, tra cui alcuni bambini davanti ad una scuola ebraica a Tolosa. La casa è ancora circondata, l’area ormai evacuata ed è stata tagliata l’energia elettrica. La polizia ha anche cercato di intimidirlo e costringerlo alla resa con delle esplosioni controllate, fino ad ora senza successo.

Ed emergono altri particolari sul giovane.

Si chiama Mohamed Merah, 23 anni, e rivendica di essere un mujaheddin affiliato ad al-Qaeda. Si sarebbe recato in Afghanistan e Pakistan per combattere ed era entrato in contatto con i terroristi islamici. Fermato dalla polizia afghana nel Waziristan, era stato consegnato alle truppe statunitensi e rimandato in Francia. Quindi nella metà del 2011 era stato in Pakistan. Ma dai suoi conoscenti è descritto come un ragazzo normale, un “buon lavoratore”, calmo e gentile. Non avrebbe mai espresso pubblicamente pose anti-semite o islamiste. Era noto comunque alle forze dell’ordine per altri piccoli reati e per il comportamento violento.

Arrestati anche due suoi fratelli, uno dei quali “noto per avere convinzioni radicali”, secondo fonti dell’Interno. E’ il ventinovenne Abdelkader, indagato per un coinvolgimento nell’afflusso di jihadisti in Iraq.



1 réactions


  • Geri Steve (---.---.---.157) 22 marzo 2012 12:23

    Ho appena postato questo commento, relativo al film "romanzo di una strage" in questa stessa pagina:
    ... sono oltre 40 anni che seguo quella strage di cui l’unica cosa chiara ed indiscutibile è che è stata una strage di Stato con depistaggi e coperture di Stato.

    Apprendo che Mohammed Merah, il killer di Tolosa è stato ucciso poco fa. Ma non si era aspettato un giorno e mezzo perchè lo si doveva prendere vivo? Perchè lo hanno ucciso?

    Io credo che la spiegazione stia nelle troppe coperture che quel "mujjahedin" aveva avuto da parte di servizi segreti pakistani, americani e francesi.

    Ecco cosa hanno in comune due personaggi così diversi come Luigi Calabresi e Mohammed Merah:
    - sapevano troppo,

     c’era rischio che rivelassero,

     sono stati uccisi.

    E’ una definizione in cui rientrano decine e centinaia di testimoni scomodi della strategia mondiale della tensione: si potrebbe scrivere un elenco lunghissimo.

    Geri steve


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