venerdì 22 maggio 2009 - antonio brindisi

Stacca la spina! Spegni la tv

Dopo essermi informato sul web, il pomeriggio o la sera, più per pigrizia che per passione, ogni tanto faccio un giro sui canali tradizionali tv, i tre della rai pubblica, i tre mediaset e quello della 7. Non riesco a credere alle mie orecchie e ai miei occhi. Viene rappresentata una realtà che non esiste di un circo barnum i cui protagonisti sono sempre gli stessi, dicono sempre le stesse cose e si parlano tra loro. Forse è giunto il momento di staccare la spina e di non foraggiare più con il canone rai e con i proventi della pubblicità una massa di analfabeti mediocri.

Tanto per allungare il brodo, iniziamo dall’informazione. I canali mediaset sono inguardabili, ad iniziare dal cabarettistico Tg4 fino a finire al finto accattivante Studio aperto. Sono tutti chiaramente tesi ad esportare le veline del potere del nostro premier ed accolliti, ad imporre immagini a lui piacenti e a denigrare i suoi avversari. Il resto è rappresentato da un gossip ossessionante di poveri ragazzi mandati allo sbaraglio che li fa sentire importanti dopo essere passati nell’occhio di una telecamera. Così che politicanti insulsi, personaggi mediocri e presentatori trash, diventano improvvisamente importanti senza ben capirne il perché.

Ancor più grave è il caso della rai, per la quale si impone un canone, dove, forse salvando solo lo sport, l’informazione e il varietà fanno pena solo ad avvicinarvisi. Casi farlocchi di persone che ricominciano, meglio se ex famose, un Italia allo specchio che non rispecchia proprio niente, presentatrici uscite da film degli orrori tanto sono incipriate, un’informazione fatta di bellimbusti che riassumano stile twitter le battute sempre dei soliti politici. Per non parlare degli approfondimenti informativi, tipo ’Ballarò’, ’Anno Zero’ e ’Che tempo che fa’, che ripropongono ossessivamente sempre le stesse interviste con gli stessi personaggi. E quelle citate sono le migliori. Poi ci sono una serie di trasmissioni gossip dove si avvicendano personaggi insulsi dello spettacolo che, per aver partecipato a questo o a quel programma, ora sono in grado di spiegare perché si muovono le stelle. Questi personaggi sono sempre gli stessi, riciclati un po’ dappertutto e poi buttati sulle riviste patinate con improbabili flirt a destra e a manca.

La 7 non fa eccezione.
Nessuno che gridi che il re è nudo, che quello che viene detto non è vero, che la realtà è trasformata e plasmata da chi detiene il potere per ottenere ancora più consensi per divorare la cosa pubblica.

Poi c’è la pubblicità, quella che mantiene in vita tutto questo lerciume mediatico per venderci prodotti di ogni tipo. Vedo interruzioni sempre in aumento, anche sui fumetti dei bambini, anche sulla fame e sui morti, con annunci di palese rimbeccillimento delle persone.

Ecco, sì, questa tv sembra parlare a dei bambini stupidi. Forse è l’ora di staccare la spina e di vederci qualcosa di meglio. Magari il mare e le stelle, o il sorriso di nostro figlio o della nostra amata.



3 réactions


  • (---.---.---.74) 22 maggio 2009 17:36

    Complimenti!


  • marco (---.---.---.110) 22 maggio 2009 18:51

    Bravo!. La cosa più bella è "lerciume". Lo trovo molto appropriato!


  • Cristiano Fantinati (---.---.---.141) 23 maggio 2009 08:50

    Articolo scritto splendidamente.

    Dato che le vallette vivono di pubblicità, credo che il miglior modo di accellerare il loro processo di estinzione sia quello di passare alla concorrenza, quindi, alla sera, prima di dormire, potremmo lasciare la spina collegata, rimuovere il lerciume dai canali preferiti e abbandonarci a un documentario su Discovery science, History channel o National Geographic, che di solito producono materiale di ottima qualità.

    La televisione ha ancora un grande potere culturale, quindi non va demonizzato il mezzo, ma solo chi lo insedia utilizzandolo in modo improprio (il lerciume appunto).


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