giovedì 12 luglio 2012 - Resistenza Internazionale

Spagna: austerity e manganello

Ecco il risultato concreto del vertice europeo. In Spagna, in cambio dei soldi per salvare le banche sono arrivate lacrime e (vero) sangue per i cittadini. Si inizia con una finanziaria suicida per una economia già in ginocchio come quella iberica. Addio tredicesima e meno ferie per tutti i dipendenti pubblici insieme all'innalzamento dell'IVA - che Rajoy aveva esplicitamente escluso in campagna elettorale: un altro pezzo di democrazia comprato a fior di euro.

Occupati solo di far quadrare, per qualche mese i conti pubblici, questi liberali da operetta stanno distruggendo il futuro di intere generazioni. L'economia piomberà in una recessione ancora peggiore di quella attuale a causa dei consumi minori che queste misure inevitabilmente porteranno. E neanche si può dire che ci si aspetti un aumento degli investimenti, dato che queste misure non hanno nessuna ripercussione immediata sulla competitività. Quel su cui si scommette è che i tagli ai salari dei dipendenti pubblici portino ad un (ulteriore) impoverimento della popolazione nel suo complesso, riducendo in seguito gli stipendi anche nel settore privato.

Il marxiano esercito industriale di riserva. Ed intanto, davanti alle proteste, risposta in stile franchista del governo. Botte da orbi, proiettili di gomma, 70 feriti. Con un messaggio esplicito: non tollereremo proteste.
La strategia greca: manganello e povertà. Questo, apparentemente, è il futuro dell'Europa. O almeno della Spagna.

Di Nicola Melloni



1 réactions


  • Renzo Riva Renzo Riva (---.---.---.132) 13 luglio 2012 02:50

    Resisti, resisti pure.


    LE CAROTE SONO FINITE
    È RIMASTO SOLO IL BASTONE

    ALLA FINE POI NON È IL BASTONE CHE SCEGLIE LE ZUCCHE
    MA SONO LE ZUCCHE CHE SCELGONO IL BASTONE

Lasciare un commento