martedì 30 settembre 2008 - Francesco Piccinini

Solidarietà ad Arnaldo Capezzuto e Kasmir

Agoravox esprime la sua solidarietà al giornalista napoletano aggredito ieri a Pianura

 

Agoravox Italia è vicina ad Arnaldo Capezzuto, il giornalista napoletano de Il Napoli e Kasmir, un ragazzo immigrato che stava andando a fare la dialisi, aggrediti ieri a Pianura.

Capezzuto, che supervisiona per Agoravox Italia l’inchiesta Camorra e rifiuti che sarà online da ottobre, si trovava a Pianura per scrivere un articolo sul corteo di 300 immigrati che si è svolto ieri mattina.

Il giornalista è stato aggredito da contromanifestanti che lo hanno accerchiato, aggredito e fatto oggetto di lanci di pietre; il referto parla di contusioni al collo, al volto, alla schiena.

Arnaldo Capezzuto è da sempre un cronista in prima linea sul territorio campano (prima sul quotidiano Napolipiù e in seguito su Il Napoli), che già altre volte è stato oggetto di minacce da parte della camorra per le sue inchieste su Forcella e in particolare sulla morte di Annalisa Durante, e il cui lavoro è stato testimoniato dal documentario “Cronisti di strada” di Gianfranco Pannone e Paolo Santoni, che riprendeva il lavoro tutt’altro che facile di due giornalisti di quotidiani locali.

La redazione di Agoravox gli esprime la piena solidarietà, la stessa che va a tutti coloro che ogni giorno raccontano senza paura le storture della nostra società.



3 réactions


  • Annalisa Melandri (---.---.---.35) 1 ottobre 2008 15:37

    Ho postato il tuo articolo da me e diffondo. Saluti.


  • Rocco Pellegrini Rocco Pellegrini (---.---.---.43) 1 ottobre 2008 15:56

    mi unisco alla solidarietà di Francesco e del gionale on line.
    E’ quasi un miracolo che in Campania qualcosa si muove e forse semplicemente l’informazione ufficiale oscurava i fermenti di cambiamento che quella ricca società esprime.
    Grazie per la vostra iniziativa.


  • Francesco Raiola Francesco Raiola (---.---.---.56) 1 ottobre 2008 16:29

    Sì, arnaldo è un ottimo giornalista di quelli che si sporcano le mani, sempre, andando per strada e mordendo i polpacci, e a lui va tutta la nostra solidarietà.


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