lunedì 13 febbraio 2023 - Marco Barone

Se la grande vergogna italiana è l’onorificenza a Tito, la grande vergogna di Trieste è la statua di D’Annunzio

Da anni, puntualmente nel periodo del giorno del Ricordo, viene attaccata l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana assegnata con decreto del 2 ottobre del 1969 a Tito.

 Si parla di grande vergogna per l'Italia. Andrebbe contestualizzato il periodo storico in cui venne assegnata tale onorificenza. Tito era visto in quel contesto storico come la porta dell'Occidente verso l'Est Europa. In Italia vi fu sempre grande avversione nei suoi confronti da parte degli ambienti di estrema destra tanto che pare che il fallito golpe Borghese aveva proprio come obiettivo la visita del maresciallo in Italia. Il The Guardian affermava che solamente due giorni prima della visita di Tito si era svolto in Italia il tentato colpo di stato e che dovevano essere state coinvolte anche alcune centinaia di emigranti sloveni che avrebbero avuto il compito di dare una mano ai gruppi neofascisti e di rendere impossibile la visita dello statista jugoslavo. Il colpo di stato saltò, perchè venne rinviata la visita di Tito. Il Papa Paolo VI rivolgendosi a Tito ed alla Jugoslavia, riconobbe che “non senza interesse abbiamo visti affermati nei fondamenti della vostra Carta principi come quelli della umanizzazione dell'ambiente sociale e del rafforzamento della solidarietà e della collaborazione fra gli uomini e del rispetto della dignità umana”. Ma prima di discutere su quella che viene reputata come una grande vergogna per l'Italia, forse sarebbe il caso di discutere su quella che è la grande vergogna per Trieste. La statua di D'Annunzio, che è stata inaugurata politicamente come simbolo dell'occupazione di Fiume. Fatto storico che portò alla morte, cosa che non si ricorda quasi mai, anche di diversi carabinieri e alpini, che sacrificarono la propria vita per liberarla dagli irregolari dannunziani. D'Annunzio, il cui antislavismo era estremo ed in una città, come Trieste, che ha radici tanto latine, quanto germaniche, quanto slave, è sì, una vergogna. Una vergogna avere quella statua ancora lì, perchè offensiva verso i popoli slavi che vivono in città visto come D'Annunzio li qualificava, in modo tutt'altro che gentile, per non dire altro. Prima si rimuova quella statua, per ciò che rappresenta e solo dopo si potrà discutere sulla questione dell'onorificenza di Tito.

mb




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