mercoledì 14 ottobre 2009 - Francesco Raiola

Sarkozy jr a capo del centro d’affari più importanti d’Europa. Nepotismo?

Perchè non dargli il posto di Ban Ki Moon all’Onu, piuttosto che quello di allenatore di una Francia in crisi. Anzi diamogli il Nobel per la Pace al posto di Obama.
 
La rete si scatena nel prendere di mira Jean Sarkozy, figlio del Presidente della Repubblica francese, candidato per presiedere l’Etablissement public d’aménagement du quartier d’affaires de La Défense (Epad), ovvero il centro d’affari più importanti della Francia (150000 impiegati e 3 milioni di metri quadri di uffici).
 
La storia è curiosa. A fine agosto Patrick Devedjian il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Epad, e Ministro dell’Innovazione del Governo, compie 65 anni e deve lasciare la carica - sebbene avrebbe potuto tranquillamente chiedere una proroga per finire alcuni lavori lasciati in sospeso – e la carica dovrebbe passare automaticamente a Hervé Marseille (Nouveau Centre) che però ha dato le dimissioni giovedì scorso lasciando via libera, guarda caso dicono le malelingue, alla candidatura di Sarkozy che sarà presentata ufficialmente il 23 ottobre e il 4 dicembre ci sarà la decisione.
 
Sembra il caso di Bossi jr di cui si parlò riguardo alla storia che lo voleva membro dell’osservatorio dell’Expo di Milano e portaborse dell’europarlamentare leghista Francesco Speroni, per il modico stipendio di 12 mila euro mensili, ma a differenza del rampollo padano, Jean Sarkozy un’elezione l’ha superata. A 23 anni è stato infatti eletto come Consigliere generale della Regione di Neuilly-sur-Seine Sud, da dove il padre ha cominciato la sua scalata verso l’Eliseo, per divenire poi Presidente del gruppo UMP al consiglio generale di Hauts-de-Seine (anche lì non senza polemiche).
 
Un posto come quello dell’Epad però crea qualche problema in più. Prima di tutto per come si è definito, ovvero con una rinuncia che grida vendetta, e poi per l’inesperienza di Sarkozy jr che ancora non ha terminato i suoi studi d’economia. Lo stesso Devedjian dice che “imparerà (...). Gli ho detto (al presidente della Repubblica Sarkozy ndr) che ho messo le cose in ordine, ma c’è ancora qualcosa da completare. Detto questo (Jean ndr) sarà assistito e quindi aiutato”.
 
Insomma parlare di nepotismo è fin troppo semplice, ma pur lasciando stare il fatto che sia il figlio del Presidente della Repubblica, eletto nel feudo paterno e lanciato verso una luminosa carriera politica anche grazie al suo appoggio, la domanda da farsi è se questo ragazzo abbia le competenze e la capacità di gestire una posizione così importante. Può un ragazzo di 23 che non ha ancora finito i suoi studi in economia, arrivare direttamente alla testa di un posto così importante, il primo quartiere d’affari europeo?
 
Nepotismo? Sarkozy risponde di no, anzi, in un’intervista a Metro dice che chiamarsi Sarkozy “rende le cose ancora più difficili come provano i violenti attacchi di cui è stato vittima” e rivendica il fatto di non essere uno sprovveduto “da due anni – dice – non ho smesso di impegnarmi riguardo il trasporto pubblico, argomento centrale per il futuro della Defense (...) e non è passato un giorno senza che mi confrontassi con personalità dell’economia”. E il Primo Ministro francese Fillon lo appoggia, con un’intervista stamattina a RTL, sostenendo che Sarkozy jr “non è stato nominato, ma eletto, scelto tra gli eletti del consiglio generale di Hauts-de-Seine”.
 
L’opposizione è scatenata e ovviamente non ci sta: “Ormai ci si permette tutto, senza vergogna e senza ritegno” dice Jean-Paul Huchon, Presidente regionale PS de l’Ile-de-France che continua: “Per dirigere una impresa del genere bisogna avere almeno un po’ di esperienza, una competenza finanziaria e ovviamente immobiliare”. Mentre per la Aubry è semplicemente nepotismo “come possiamo parlare di uguaglianza repubblicana ai giovani se diamo questo tipo di esempi?”. Internet scatenato abbiamo detto e ovviamente non manca la petizione sul web, lanciata dal blogger e militante politico Christophe Grébert, contro questa nomina.
 
La questione comunque sembra molto chiara, e tutto già scritto, in fondo, le dichiarazioni sono di stamattina, lo stesso papà, durante un discorso sulla riforma dei licei, lo appoggia.



4 réactions


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.136) 14 ottobre 2009 18:25

    Tutto il mondo è paese.. E i francesi sono i nostri cugini latini... La famiglia prima di tutto...

    Lo dice anche la Chiesa... Anche se Gesù diceva che la sua legge avrebbe messo i figli contro i padri...


  • faz (---.---.---.222) 15 ottobre 2009 20:23

    tutto il mondo è paese

    <a href="http://socialeanimale.blogspot.com/... Sarkozy: nepotismo in salsa francese?</a>


  • maxmagnus (---.---.---.11) 25 ottobre 2009 18:38

    bell’articolo. aggiungerei che Sarkozy alla fine ha lasciato perdere e che non studia economia, ma legge, come paparino.
    Studia molto.
    A 23 anni é ancora al secondo anno. 


    • Francesco Raiola Francesco Raiola (---.---.---.192) 25 ottobre 2009 23:21

      Legge, hai perfettamente ragione, scusa l’errore. Sì è al secondo anno e comunque le ultime novità (la sua rinuncia) sembra l’epilogo più ovvio di questa storia. Grazie per l’attenzione e il commento


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