lunedì 13 gennaio 2014 - paolo

Salvini: "Chi tocca i nostri cominci ad aver paura"

Matteo Salvini, neosegretario della Lega Nord "per l'indipendenza della Padania" si consegna impavido ai media con una frase che passerà alla storia politica e culturale di questo paese.

 

La "frase di minaccia" che ha pronunciato ieri Matteo Salvini sull'onda dell'ennesimo scandalo che coinvolge la Lega Nord: l'annullamento da parte del TAR delle elezioni regionali in Piemonte per gravi irregolarità e che rischia di vedere anche il Governatore della regione Cota in odore di inchiesta da parte della Procura di Torino, quella frase non deve preoccupare nessuno. È in piena sintonia con i famosi "diecimila fucili" di Umberto Bossi, pronti a sparare sui "terun", ricalca perfettamente l'diozia del trattore truccato da carro armato con tanto di tubo Dalmine al posto del cannone, con il quale un manipolo di leghisti "duri e puri", e probabilmente un po' alticci, volevano dare una dimostrazione di forza; è la penosa sintesi dell'"assalto al campanile di Venezia", finito ingloriosamente quando gli effetti dei saccaromiceti hanno avuto la meglio sugli intrepidi occupanti, catturati nel sonno e senza colpo ferire.

Nel mentre ci deliziavano con queste epiche imprese ,con adunate sotto lo stendardo di Alberto di Giussano con tanto di scudi e copricapo cornuti , con il rito dell'ampolla della "sacra sorgente del Po " (peraltro risultata topograficamente sbagliata), nel mentre Mario Borghezio tuonava le sue invettive contro " i negher " e disinfettava i treni con il vetril ; nel mentre il "senatur " Umberto Bossi ,ovvero il padre fondatore della Lega Nord , per ben due volte spacciatosi laureato in medicina con tanto di feste organizzate in suo onore da genitori e amici , quotidianamente ci ricordava di "avercelo duro " , nel mentre l'ex sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini proponeva di vestire i bambini Rom con tutine da leprotto per poi "pin ,pun ,pam " sparargli , nel mentre Roberto Calderoli , odontoiatra mancato per fare il senatore ,ci regalava il "Porcellum " che tanto oggi ci appassiona , nel mentre il sindaco di Adro adornava una scuola con i simboli del sole celtico anche sui coperchi dei cessi , nel mentre...

Nel mentre questi sceriffi in camicia verde hanno trovato tempo e modo di intrallazzare con il loro degno compare di merende, ovvero il pregiudicato più famoso d'Italia, regalandoci perle di onestà, come lauree acquistate con soldi pubblici in Albania (77 mila euro solo quella del Trota, Renzo Bossi), i 12 diamanti nascosti in cassaforte e rinvenuti durante una perquisizione nella sede della Lega, la ristrutturazione di casa Bossi pagata con fondi pubblici, gli investimenti in titoli in Tanzania, le mazzette al Trota "per i suoi divertimenti" e ad integrare i miseri 12mila euro di stipendio come consigliere regionale della Lombardia (!?!) e via di questo passo... insomma, un fiume di danaro pubblico finito nelle tasche di questi strenui ed indefessi accusatori di "Roma ladrona".

Così si è chiuso il ventennio di "Celodurismo" e dopo una parentesi con Bobo Maroni alla guida, uno che pur vanta una condanna per avere "morsicato" il polpaccio di un milite e quindi mica uno qualsiasi, si è giunti finalmente Matteo Salvini.

Si direbbe dulcis in fundo, tanto per non farsi mancare nulla. Quando lo vedo con la sua faccia improbabile da duro e lo sento inveire mi fa lo stesso effetto di quei bambini che dicono la parolaccia e poi ti guardano per vedere l'effetto che fa. Insomma un putto che si è fatto crescere la barba per meglio attagliarsi al personaggio del rombante minaccioso che vuol dare nuovo stimolo leghista alle anime belle (sempre meno) che ancora credono a questi burloni.

Comunque, tanto per rimanere nel solco della tradizione anche lui, secondo le dichiarazioni dell'ex tesoriere della Lega, il plurinquisito Belsito, sarebbe incappato in un giro di finanziamenti in nero. Lui smentisce e dai microfoni di Radio Padania tuona: "Fango, fango, fango, non ho parole, sono palle, del resto i magistrati hanno già archiviato". Ma forse si sbaglia, forse i magistrati hanno chiuso un primo filone d'inchiesta e stanno aprendone un altro sulla base sempre delle nuove dichiarazioni di Belsito che parla di 20 mila euro in contanti dati da un certo Giuseppe Bonomi al neosegretario. Vedremo gli sviluppi della vicenda.

Intanto, come da copione, sia il Governatore Roberto Cota, che ha sfilato per protesta contro la sentenza del TAR per le vie di Torino (sentenza giunta ben quattro anni dopo le elezioni e partita dalla denuncia di Mercedes Bresso) con un migliaio di intrepidi saltellanti, guidati da Mario Borghezio che però, data la sua mole, rimaneva bloccato con i piedi per terra e muoveva soltanto a tempo le spalle su e giù, e dallo stesso Matteo Salvini, facendo il solito improbabile grugno cattivo, ci informano che intraprenderanno una "dura lotta per ripristinare la democrazia" attentata da magistrati di sinistra (e ti pareva!) e giù con la minaccia: "Chi ci tocca cominci a tremare".

Oh mamma che paura!

 

Foto: Wikimedia



1 réactions


  • Salvatore Baiano Salvatore Baiano (---.---.---.184) 14 gennaio 2014 07:02

    Salvini, scusa, poichè tremo troppo, me lo tieni fermo tu che altrimenti la faccio tutta fuori dal water?...so che sei molto bravo e che hai una vasta esperienza, avendolo fatto prima con Bossi, poi col Trota, poi con Maroni...


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