Riflessioni dopo il voto. Sì alla rinuncia dei rimborsi elettorali
Vi ricordo che il finanziamento pubblico ai partiti fu abolito grazie a un referendum meritoriamente promosso dal Partito Radicale nel lontano 1993.
I partiti ci hanno però truffati, inventando i famosi rimborsi per contributi elettorali. I soldi usciti dalla porta rientrarono così magicamente dalla finestra. A pagare sono sempre i cittadini che sostanzialmente pagano per andare a votare.
Oggi c'è un movimento di idee nuovo che dice io rinuncio a questi soldi, parliamo di 40 milioni di Euro, diamoli ai cittadini.
C'è pure chi, come Renzi, dice: rinuncino tutti i partiti e usiamo questi fondi per realizzare opere di edilizia pubblica, come case popolari nelle dieci città italiane più importanti, ad esempio.
Io vado oltre: dimezziamo l'assegno mensile del vitalizio di tutti gli ex-parlamentari, parlo cioè di gente che magari da 40 anni si becca un ricco mensile solo per avere portato la propria faccia, non oso scrivere testa, visti i risultati, in parlamento per due o tre anni.
Usiamo tutti questi soldi per creare un tesoretto da destinare a chi ha davvero bisogno. È questo il momento di cambiare l'Italia.
Come vedete i soldi per fare le cose ci sono, basta volerli cercare.