lunedì 4 marzo 2013 - Fernando Bassoli

Riflessioni dopo il voto. Sì alla rinuncia dei rimborsi elettorali

Vi ricordo che il finanziamento pubblico ai partiti fu abolito grazie a un referendum meritoriamente promosso dal Partito Radicale nel lontano 1993.

I partiti ci hanno però truffati, inventando i famosi rimborsi per contributi elettorali. I soldi usciti dalla porta rientrarono così magicamente dalla finestra. A pagare sono sempre i cittadini che sostanzialmente pagano per andare a votare.

Oggi c'è un movimento di idee nuovo che dice io rinuncio a questi soldi, parliamo di 40 milioni di Euro, diamoli ai cittadini.

C'è pure chi, come Renzi, dice: rinuncino tutti i partiti e usiamo questi fondi per realizzare opere di edilizia pubblica, come case popolari nelle dieci città italiane più importanti, ad esempio.

Io vado oltre: dimezziamo l'assegno mensile del vitalizio di tutti gli ex-parlamentari, parlo cioè di gente che magari da 40 anni si becca un ricco mensile solo per avere portato la propria faccia, non oso scrivere testa, visti i risultati, in parlamento per due o tre anni.

Usiamo tutti questi soldi per creare un tesoretto da destinare a chi ha davvero bisogno. È questo il momento di cambiare l'Italia.

Come vedete i soldi per fare le cose ci sono, basta volerli cercare.



1 réactions


  • (---.---.---.135) 4 marzo 2013 11:33

    Già ma per fare questo occorre che ci sia una condizione: un governo anche temporaneo PD M5s. E si potrebbe per la prima volta fare una seria legge sul conflitto di interesse, eliminare i contributi ai giornali cotti, fare una seria legge anticorruzione che metterebbe il ceto politico sotto i controlli di legalità e altre cosette sfiziose che finora dato il devastante e preponderante peso di Berlusconi non si sono potute manco iniziare a discutere.

    Ma c’è un’altra condizione da soddisfare: che Bersani e il suo gruppo dirigente tolga il disturbo.


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