venerdì 14 febbraio 2014 - alfadixit

Renzi, sarà la volta buona? Ai posteri l’ardua sentenza

Sarà capace il prode Renzi di smacchiare il “gattopardo” che alberga ormai da tempo immemore nel nostro paese?

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Tanto tuonò che piovve dice il proverbio. Ed è proprio quello che è successo al governo Letta che dopo un anno di navigazione in acque agitate è stato definitivamente messo fuori gioco dal fuoco amico. 

In realtà l’improbabile maggioranza che ha sostenuto sia il governo Monti che quello di Letta ha piuttosto vissuto nella quotidiana minaccia di “staccare la spina”, di “far saltare il banco” impedendo di fatto qualsiasi riforma vera del nostro paese.

A parole tutti d’accordo certo, tutti pronti ad “assumersi le proprie responsabilità” a “fare presto”, ma, nei fatti, non si è visto nulla, ad eccezione della tanto vituperata riforma delle pensioni. Tutto un rinvio, un prendere tempo, una ricerca di compromessi al ribasso. Forse proprio questo ha spinto Renzi, una volta santificato a larga maggioranza segretario del PD, a rompere gli indugi, a mettere da parte il povero Letta per provare ad accelerare.

Cambiare passoè ora lo slogan più gettonato. Vedremo. Certo che Renzi di coraggio ne ha davvero molto perché andare al governo con la stessa maggioranza che ha di fatto costretto i suoi predecessori a barcamenarsi nella palude, necessita di una ambizione smisurata, come lo stesso Renzi ammette. La probabilità di bruciarsi le ali è altissima perché il pollaio politico è ancora tutto li, immutato e, d’altro canto, andare al voto risolverebbe poco o niente.

A noi servono riforme vere senza perdere tempo a giocare alle elezioni. Per questo tirare a campare è peggio, si rischia di logorare ulteriormente il sistema e i cittadini che esasperati lo sono già, e da molto anche, favorendo peraltro i qualunquisti che come avvoltoi fanno razzia dell’esasperazione popolare seminando disfattismo e sfiducia. A questo punto, da uomo della strada, non mi resta che fare il tifo per chiunque possa portare un qualunque straccio di novità nell’immobilismo cosmico del paese. Sarà la volta buona? Ai posteri l’ardua sentenza.



2 réactions


  • (---.---.---.211) 14 febbraio 2014 20:02

    Non capisco. Che riforme si aspetta che faccia uno che va a concordare le legge elettorale con Berlusconi, peraltro partorendo un Porcellum imbellettato, contando sul fatto che quello che hanno deciso loro due il Parlamento di nominati lo ratificherà senza batter ciglio?

    Io avrei paura a mettere in mano le chiavi della modifica costituzionale ad un personaggio che fa cadere un governo in carica saltando il Parlamento, come se questo fosse un fastidioso ostacolo alle sue ambizioni e non il luogo rappresentativo della sovranità popolare.

    E’ sicuro di sapere quello che dice?


  • (---.---.---.180) 15 febbraio 2014 13:13

    esprimere opinioni è ancora possibile e quindi lo faccio. D’altro canto nel panorama politico attuale non vedo grandi novità e per un cittadno qualunque non è un buon segno...Tanto meno paga essere sfascisti, un male anche peggiore della crisi.


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