giovedì 9 luglio 2009 - rosellina

Regime televisivo: un esempio di prostituzione da 4 soldi

E’ vero che tutti i giornalisti servili sono uguali ed egualmente molesti e pericolosi per la democrazia, ma il livello di "accondiscendenza" verso il potere raggiunto negli ultimi anni dai soldatini Fininvest di Berlusconi è veramente infimo e lascerà dei danni che purtroppo sopravviveranno alla sorte politica dello stesso, che pare ormai segnata da un lento ed inesorabile declino.

Alcuni maschietti che gravitano dentro le ridotte berlusconiche in quanto a prostituzione sono peggiori di tutte le veline e le escort messe insieme.

Il motivo è semplice: queste ultime mentre si prostituiscono sono consapevoli di non stare esercitando una professione intellettuale ma di tentare un baratto soldi/favori contro sesso.

Devo aggiungere che secondo me vendere il proprio corpo non è più umiliante che vendere il proprio cervello, anzi nel caso in cui oltre al cervello si dà via anche la propria personalità o peggio ancora i propri ideali (quando si hanno) è addirittura più dignitoso darla via (la fica, la bernarda, la passerina o come la chiamate voi dalle vostre parti).

Ci sono casi eclatanti di prostituzione intellettuale ed ideale (Giuliano Ferrara per esempio, la più grande peripatetica degli ultimi anni) a cui non va certo accostato l’esempio di cui al post che segue, dove trattasi di materiale cerebrale ed ideale inesistente all’origine, ben prima del mercimonio.

Ho scovato questo articolo un pò per ridere ed un pò per raccontare un esempio dello stato delle cose : questi soldatini Telesilvietti devono essere stati presi da qualche programma fininvest tipo “Grande Fratello” poiché spiccano non solo e non tanto per servilismo – in questo campo di recente Minzolini é inarrivabile – quanto per l’estrema ignoranza mostrata…

Prostitute sì, quindi, ma da pochi euro…

Martin IglesiasSelvas.org
Milano, 2 luglio 2009

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Golpe in honduras: “orgoglio bergamasco!”

Honduras: il golpista che viene da Bergamo“.

Inquietante quanto “La spia che venne dal freddo” questo è il titolo del servizio televisivo, agghiacciante, andato in onda nell’edizione di Studio Aperto, il telegiornale di Italia1, del primo luglio a firma di Fabrizio Filippone e Angelo Macchiavello. Il titolo in questione, comunque intrigante, ha però il diritto d’autore a firma di Rocco Cotroneo, che così pubblica il suo pezzo sul Corsera dello stesso giorno.

Nel servizio, della durata di un minuto e mezzo circa, la notizia di esteri che è seconda per gravità tra le cronache del mondo solo alle sommosse in Iran, si tramuta di colpo in una “non notizia”, ma piuttosto ad una simpatica rimpatriata, ad un augurio tra paesani, all’elogio di un bergamasco che diventa famoso nel mondo.

Seguendo le orme dell’intrigante filone giornalistico definito “parla dello Zio d’America”, gli autori inciampano in un paio di strafalcioni che solitamente accadono a coloro che non ricontrollano il proprio operato. Dall’intervista con Massimo Fabretti, presidente dell’Ente Bergamaschi nel Mondo si evince che Roberto Micheletti, classe 1943, emigrò in centro america nell’immediato dopoguerra, e ci conferma “beh, sicuramente saliamo (?) ai primi decenni del novecento..”.
Secondo gli autori, poi, Micheletti non ha dimenticato le sue radici, infatti è un acceso tifoso atalantino, “e alla ambasciata ricordano quando, ancora giovane, con il fratello cercavi di sintonizzarsi sui canali satellitari
per seguire le imprese della squadra del cuore”. Da giovane? Le partite dell’Atalanta sul satellite? E quale satellite negli anni sessanta o settanta?

Ma la notizia sullo stato d’assedio militare in Honduras? La destituzione del presidente legittimo, democraticamente eletto Manuel Zelaya? Il colpo di Stato che pretende cancellare la richiesta di un referendum sulla Costituzione voluto da numerosi cittadini? Secondo gli autori del servizio è cosa passata, infatti citano “Roberto Micheletti Bain, il neo presidente dell’Honduras post-golpe…”, incuranti delle posizioni assunte da tutte le istituzioni internazionali, a partire dall’ONU, l’Organizzazione degli Stati Americani e la maggioranza assoluta degli Stati del continente americano con gli Stati Uniti in testa.
Se essere giornalisti spesso viene associato alla scienza della “tuttologia” per la fama, cattiva secondo alcuni o meritoria secondo altri, di essere sempre informati su tutto, Filippone e Macchiavello ne escono a testa alta da questa controversia: potrebbero affermare infatti “…Non ne sapevamo niente”.

Il servizio televisivo però ha un lieto fine come qualsiasi bella favola; questa è infatti la favola di un bergamasco emigrato, che si fa rispettare, che porta alta la bandiera dei bergamaschi nel mondo. Penultimo di nove figli, Roberto Micheletti, isolato politicamente dalla comunità internazionale che non ne riconosce il ruolo istituzionale auto proclamato, incassa però gli “auguri sinceri dei suoi concittadini”, e repetita juvant, il rappresentate dei bergamaschi nel Mondo si associa agli autori a conclusione del servizio: “gli auguriamo tanta fortuna”.

E tanta pare ne abbia bisogno.

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Rosellina



8 réactions


  • Giorgio Floris (---.---.---.36) 9 luglio 2009 16:51

    Se il collegamento al video non funziona vedetelo qui:
    http://www.youtube.com/watch?v=MSyA...



  • crazyhorse70 (---.---.---.128) 9 luglio 2009 17:26

    a proposito di servili soldatini e bavagli alla stampa
    pubblicizzate anche voi questo appello di micromega contro le le nuove leggi razziali


  • mediolungo (---.---.---.4) 9 luglio 2009 23:41

    se proprio volete parlare di servilismo e potere mafioso
    abbiate il coraggio di obiettare qualcosa a questo articolo che riguarda lo strapotere delle coop ed il sistema mafioso che esclude gli altri, senza alcun aconcorrenza
    sinistri ipocriti che non siete altro :
    scommetto che vi troverò distratti ed occupati in altre faccende
    vero? ah ah ah ah
    guardatevi le vostre di corna mafiose!!!


    • Ocram (---.---.---.142) 10 luglio 2009 03:11

      L’articolo scopiazza alcune tesi dal libro di Caprotti (il padrone di Esselunga e principale concorrente delle COOP) condendolo con pregiudizi ed insinuazioni del tutto prive di dimostrazione o spiegazione.
      Oltre che aver consultato una sola fonte e perdipiù di dubbia imparzialità l’autore non fa NULLA, quindi potrebbe avere un futuro in Mediaset.
      Auguri


  • Federico (---.---.---.58) 10 luglio 2009 10:06

    Carissimo Mediolungo,
    già dallo pseudonimo che ti sei dato intravediamo il dramma psicosessuale che ti accompagna dall’adolescenza, ma questo nodo lo puoi sbrogliare con un buon analista.
    L’acredine e la rabbia con cui descrivi il potere delle Coop non corrisponde ad altrettanta conoscenza e formazione da poter disquisire serenamente e sufficientemente su argomenti del genere, leggendo l’articolo a cui fai riferimento ne abbiamo conferma.
    Forse è meglio che tu vada a fare un bel bagno a mare e.....stando al tuo nome, non dimeticare di portarti un pò di ovatta cosi fai bella figura. Saluti da Roma
    Vedi, noi persone colte non ci arrabbiamo .
    Federico


  • mediolungo (---.---.---.150) 10 luglio 2009 14:10

    vedo che sei ossessionato da problemi sessuali
    e coinvolgi altri nelle tue preoccupazioni ma
    mediolungo é il dito che offrivo e tutt’ora offro in visione ai vigliacchi come te
    che insultano al riparo di una tastiera

    sul merito :
    se negate senza argomentare
    siete poveri e perdenti
    ed anche un pò mafiosi nel senso di omertosi


  • Federico (---.---.---.58) 10 luglio 2009 14:12

    Chiacchieri chiacchieri, ma ti chiami Mediolungo, vedi tu se più vigliacco di questo cosa c’è, io invece mi firmo con un nome che ho il coraggio di portare....

    ciao Mediolungo


  • mediolungo (---.---.---.77) 10 luglio 2009 17:19

    E CHI LO ATTESTA
    Che quello é il tuo nome?
    Tu?
    E COMUNQUE
    chissene frega
    non hai risposto a tema
    e questo e ciò che conta
    coop-pci.pds -ds-pd = mafia emiliana


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